Ruby, Emilio Fede: “Pensavo avesse 28 anni. Berlusconi non mi invita più”

Pubblicato il 14 Maggio 2013 - 09:15 OLTRE 6 MESI FA

Ruby, Emilio Fede: "Pensavo avesse 28 anni. Berlusconi non mi invita più"MILANO – “Io sapevo che Ruby era minorenne? Tutte balle. E sapete chi lo dice che sono balle? Non io. Ma Berlusconi, Mora e la stessa Ruby. Basta, sono stufo”. A parlare, al Corriere della Sera, è Emilio Fede. La requisitoria del pm Ilda Boccassini sul caso Ruby, l’ex direttore del Tg4 l’ha seguita in diretta su Sky eventi. Commento: “Si vede che mi ha tanto in simpatia che non vuole abbandonarmi…”.

Secondo l’accusa Emilio Fede non poteva non sapere che Ruby fosse minorenne. E che, in base al suo rapporto di fedeltà, è difficile immaginare che non lo avesse detto a Silvio Berlusconi. “E invece io non lo sapevo che non avesse più di 18 anni – dice Fede – La prima volta in cui l’ho incontrata ho chiesto: chi è? Chi l’ha portata? E lei: ma come, non si ricorda di me? Ho partecipato al concorso a Letojanni… E allora mi sono ricordato vagamente che era tra le ragazze dell’evento di cui ero in una giuria in Sicilia. Tutto qui. Io ricordo che ne dimostrava 28, di anni. Era corpulenta, alta… Cosa dovevo pensare? Che Berlusconi chissà quali progetti sessuali avesse? Non era una ragazza che potesse interessarmi”.

“La mia difesa è lineare – prosegue Fede – io Ruby non l’ho mai sentita, parlano i tabulati telefonici. Piuttosto, bisognerebbe chiedersi perché sono stato tirato dentro questa storia. Perché sono stato sputtanato come un complice di fatti sessuali… Io, giornalista di fama con una famiglia perbene. A che cosa mi sarebbe servito tutto questo? Se fosse vero, oggi sarei stato direttore di Mediaset. E non sarei andato via senza una lira di buonuscita”.

E Berlusconi? “Non mi invita più. E mi sento solo. Ma al di là di Silvio, per tutti gli altri cito Spadolini: la riconoscenza è solo attesa di nuovi favori. Ho imparato, tardi, la lezione. Oggi tutti quelli che dicevano di non poter vivere senza di me, che non potevano cenare se non c’ero io, silenzio totale. Gente che ho aiutato moltissimo. Da quando non sono più direttore del Tg4, spariti”.