Sarah Scazzi: la grande bugia di Sabrina Misseri

Pubblicato il 1 Giugno 2011 - 17:30 OLTRE 6 MESI FA

Sabrina Misseri

AVETRANA – Il 16 ottobre Sabrina Misseri era andata in tv a dire che il padre aveva ucciso Sarah Scazzi: “Voglio guardarlo in faccia, deve spiegarmi perché lo ha fatto”, aveva detto. Tre giorni dopo veniva incarcerata sotto le accuse del padre ma continuava a sostenere che fosse stato proprio zio Michele ad uccidere la cugina, che lei non c’era, era andata al mare con l’amica Mariangela. Ora i pm sono convinti che sia stata proprio lei, Sabrina, a uccidere la cugina Sarah il 26 agosto 2010, e viene così a galla la “grande bugia” di Sabrina Misseri.

Secondo gli inquirenti Sarah sarebbe stata strangolata con una cinta proprio da Sabrina e sotto gli occhi di Cosima Serrano Misseri che non fermava la figlia ma che, anzi, forse la incitava. Nel frattempo lo zio Michele era sì in garage ma a dormire. E furono le donne di casa Misseri, questa la convinzione dei pm, ad obbligarlo a disfarsi del corpo ormai senza vita di Sarah.

Di bugie in questi mesi Sabrina ne ha dette tante. All’inizio aveva raccontato che Sarah sarebbe dovuta arrivare alla villetta dei Misseri a piedi per recarsi con lei e Mariangela al mare, ma che poi della cugina non si erano avute più notizie. Ora invece i pm sospettano che fu Cosima a costringere Sarah a recarsi in casa Misseri, caricandola in macchina in qualche punto imprecisato di Avetrana. Sabrina poi aveva raccontato che zio Michele aveva ucciso Sarah nel garage ma che lei non aveva visto nè sentito nulla perché era in casa ad aspettare Sarah e Mariangela per andare al mare. Quando poi era arrivata l’amica Mariangela, secondo il racconto di Sabrina, lei era sulla veranda e non avendo notizie di Sarah la sarebbero andata a cercare. Circostanze smentite dalla stella Mariangela. Sabrina poi aveva anche lanciato sospetti sulla bandante straniera del nonno e addirittura sulla famiglia di Sarah.

Addirittura per depistare le indagini si era inviata un sms da utenza anonima una settimana dopo la scomparsa di Sarah (“Mamma sto bene, non ti preoccupare”), per far pensare che Sarah se ne fosse andata di casa volontariamente. Ma non è questo il solo tentativo di sviare le indagini: nell’interrogatorio dell’8 settembre, quando fu sentita come teste, Sabrina ”adombra sospetti sul padre di Sarah, adducendo che alcune persone glielo avevano descritto come uno che ‘allungava le mani’ alle donne, nonché indicandolo come persona con amicizie poco raccomandabili”.

E cerca di accusare anche la badante rumena del nonno della quindicenne. Ed inoltre Sabrina non è riuscita a spiegare la telefonata fatta al padre alle 14.55 del 26 agosto, venti minuti dopo il delitto (che per l’accusa sarebbe stato commesso tra le 14.28 e le 14.35) e dunque quando Michele ”era impegnato nelle attività di occultamento del cadavere”.

Inoltre il 6 ottobre, mentre erano in caserma a Taranto il padre Michele, la madre Cosima e la sorella Valentina mandò a quest’ultima un sms in cui praticamente dettava la linea delle dichiarazioni che avrebbero dovuto fare: “E dite il fatto della zia che ha tanti dubbi sul marito e poi se ne va a Milano”. Aveva anche detto che Ivano era solo un amico: ora si scopre che gli inviò, dopo la morte di Sarah, 5mila sms in 5 mesi e che quell’amore per Ivano è probabilmente il movente.

L’amica Mariangela. Sabrina raccontò di aver atteso l’arrivo di Mariangela per andare al mare sul patio. Quest’ultima invece ha raccontato di averla trovata già per strada e piuttosto agitata. Durante l’interrogatorio in carcere il 20 ottobre i magistrati chiedono quindi a Sabrina: “Suo padre ci dice :’Quando ormai Sabrina ha visto che la ragazza è crollata se ne è andata… è scappata subito fuori dicendo sta arrivando Mariangela, devo frenare Mariangela…’. Lei che deve frenare Mariangela? Deve forse impedirle di arrivare all’altezza del garage, dove sta ancora in terra il cadavere di Sarah?”. Lei risponde: “Non è che stavo agitata, lei mi ha fatto venire l’ansia, ha detto: dai, veloce, che l’andiamo a prendere. Proprio con un tono … abbastanza…”.

Lo squillo a Sarah e l’sms a Mariangela. Sabrina raccontò che Sarah le fece uno squillo prima di arrivare alla villetta il 26 agosto. Ma ci sono quattordici secondi esatti, fra le 14.28.26 e le 14 28.40, che la incastrano. Sono i secondi che sono trascorsi tra l’ultimo squillo della piccola Sarah alla cugina e il messaggio che proprio Sabrina invia a Mariangela: “Sto in bagno”. Se Sabrina era ancora a letto quando ha ricevuto lo squillo di Sarah, come ha fatto in soli 14 secondi ad alzarsi, ad andare in bagno e a digitare il messaggino? Ovviamente una bugia, un sms di depistaggio. Come quello, inviato sempre a Mariangela fra le 14.38 e le 14.39 con su scritto: “Pronta”.

L'”amicizia” con Ivano. Tra le molte balle raccontate da Sabrina agli inquirenti, poi, c’è quella della “semplice amicizia” tra lei e Ivano, il belloccio del paese. Una bugia demolita da ben 5.000 sms che Sabrina ha mandato a Ivano, che per lei era addirittura il “Dio Ivano”, con la D maiuscola, oltre che il “trombamico”.