Salame italiano contaminato da salmonella: lotto ritirato dal mercato Ue

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Giugno 2017 - 13:08 OLTRE 6 MESI FA
Salame italiano contaminato da salmonella: lotto ritirato dal mercato Ue

Salame italiano contaminato da salmonella: lotto ritirato dal mercato Ue

ROMA – Salmonella nel salame prodotto in Italia e venduto in Europa. Il servizio di allerta alimentare Rasff ha disposto il ritiro di alcuni lotti di salame italiano per la presenza del batterio della salmonella, che può causare gravi infezioni. Le autorità sanitarie europee hanno così allertato gli altri Paesi e il consiglio è di non consumare il salame “made in Italy”.

Il sito di Fanpage scrive che alcuni salumi italiani sono risultati contaminati da salmonella e l’allerta è arrivata dall’Ungheria, dove sarebbe stato riscontrato il batterio. I sintomi della salmonellosi vanno dai disturbi gastro-intestinali a complicazioni più serie e compaiono tra le 12 e le 36 ore dall’infezione:

“La Salmonella ha nome habitat il tratto intestinale dell’uomo e degli animali e la sua presenza nell’ambiente è conseguente a contaminazione fecale. Secondo gli esperti vanno distinte le salmonelle adattate all’ospite, responsabili di tifo e paratifo nell’uomo, diffuse nei paesi in via di sviluppo, e quelle non ospite-specifiche che in Europa vengono contratte generalmente attraverso il consumo di alimenti contaminati: in particolare carne di pollo, tacchino e maiale, molluschi bivalvi, semi germogliati pronti al consumo, uova e ovoprodotti, prodotti lattiero-caseari a base di latte crudo, frutta e verdura crude. Anche gli animali domestici – seppur raramente – possono rappresentare, una fonte di infezione per l’uomo.

I sintomi della salmonella sono diversi: si va dai semplici disturbi del tratto gastro-intestinale fino a forme cliniche più gravi riguardanti in prevalenza i bambini, gli anziani e i soggetti immunodepressi. Normalmente i sintomi della malattia si manifestano tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione degli alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni. In ogni caso tutti i prodotti contaminati sono stati ritirati dagli scaffali già da diversi giorni, dunque le probabilità di contrarre la salmonella sono piuttosto remote”.