Rientrata in Italia la salma di Daniele Franceschi, l’italiano morto in un carcere francese

Pubblicato il 14 Ottobre 2010 - 12:43 OLTRE 6 MESI FA

Il feretro di Daniele Franceschi è tornato in Italia con un aereo dell’Aeronautica militare che è atterrato all’aeroporto di Pisa poco dopo le 11 del 14 ottobre. Franceschi, 36 anni, di Viareggio, era morto il 25 agosto nel carcere di Grasse, in Francia. Ad accogliere il feretro c’erano il sindaco di Viareggio Luca Lunardini e lo zio di Daniele, Marco Antignano.

Mentre sull’aereo hanno viaggiato la mamma Cira Antignano e sua cugina Maria Grazia Biagini. Proprio la madre di Franceschi sarebbe stata vittima, secondo la ricostruzione fatta dall’avvocato Aldo Lasagna, di “maltrattamenti” da parte di alcuni agenti penitenziari francesi.

La salma di Daniele Franceschi è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Versilia. Il cadavere verrà sottoposto ad una ricognizione esterna da parte del medico legale indicato dalla famiglia e successivamente potrebbe essere sottoposto ad autopsia, sempre per volere della famiglia.

”Dal consolato italiano – ha concluso Maria Grazia Biagini – ci hanno detto che il corpo è in pessimo stato di conservazione. Daniele ha subito anche quest’ultimo scempio: l’hanno lasciato marcire. E’ stata la segretaria del console a sconsigliare alla madre di vedere il corpo perché era irriconoscibile”.

”In questo dramma – ha detto Biagini – l’unica consolazione è quella di essere riusciti a riportare a casa Daniele per poter dargli una degna sepoltura. Abbiamo avuto paura di non farcela, ma grazie alla nostra determinazione e all’aiuto di tutte le istituzioni siamo riusciti ad ottenere questo risultato”.