Santa Margherita, rissa: insulti razzisti, poi in 200 contro i vigili

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Agosto 2014 - 17:12 OLTRE 6 MESI FA
Santa Margherita, rissa: insulti razzisti, poi in 200 contro i vigili

Santa Margherita Ligure

SANTA MARGHERITA (GENOVA) – Rissa a Santa Margherita Ligure, meta turistica a due passi da Portofino. Tutto è nato la notte del 14 agosto, dove a Santa Margherita si festeggia il Carnevale d’agosto e ci si maschera da pirati e sirene. Ed è finito con duecento persone che aggrediscono vigili e carabinieri che tentano di difendere un ragazzo di colore insultato e inseguito da alcuni coetanei.

Riferisce Erika Dellacasa sul Corriere della Sera: 

“Alle due di notte, quando la musica è finita, sotto i portici sono rimasti quelli che avevano bevuto di più. Il primo focolaio è iniziato fra un gruppo di ragazzi di Rapallo e alcuni milanesi, fra questi L., che è diventato bersaglio di insulti razzisti a cominciare da «sporco negro» per finire con «tornatene a casa tua, questa è casa nostra».

Poi si è passati agli spintoni e ai calci. «Mi sono spaventato, loro erano molti di più di noi – ha raccontato L. al suo avvocato Aldo Nappi – sono scappato con una mia amica, avevo soprattutto paura per lei, e abbiamo cercato di nasconderci in un’auto di uno del nostro gruppo». Ma la rissa e gli insulti hanno seguito il ragazzo, coinvolgendo sempre più persone. Il giovane milanese è dovuto uscire dall’auto e ha puntato verso i vigili urbani («cercavo qualcuno che mi aiutasse») ma la situazione era degenerata, alcune decine di persone hanno ingaggiato una battaglia con vigili, carabinieri e sicurezza privata. Una vigilessa è stata spinta a terra e presa a calci e a quel punto, temendo che la donna venisse calpestata, un carabiniere ha sparato in aria”.

Nella rissa tre vigili urbani e quattro carabinieri sono rimasti feriti. I tre arrestati sono stati scarcerati il giorno dopo. I ragazzi di Rapallo hanno l’obbligo di dimora, L. ha il divieto di tornare in provincia di Genova. Il processo si terrà ad ottobre.

Intanto a Santa Margherita divampa la polemica, come spiega Lodovico Poletto sulla Stampa. 

“Ora sono tutti lì a dire che «Santa» non è quella roba lì. Che la quella dell’altra notte al Carnevale d’estate è stato il «gesto di pochi fuori di testa» e che «non dobbiamo sporcare l’immagine della nostra città» che sul turismo ci campa. O meglio, fa campare quasi novemila persone. E anche bene.

(…) Chi si domanda cosa stia capitando di brutto a Santa Margherita, stia tranquillo. Questo ex borgo di pescatori, con in rada qualche decina di yacht giganti, e un’infilata di vecchi pescherecci, stia tranquillo. «Santa» è sempre uguale a se stessa. Placida, calma, ricca e ovviamente cara. E i vip vanno e vengono come un tempo, dividendosi tra qui e Rapallo, tra Paraggi e Portofino. E alle sei di sera le loro barche lunghe come cinque barche di pescatori entrano in porto a velocità ridotta.

Ci sono gli arabi con il lo yacht dal nome incomprensibile e la scritta Abu Dhabi, e ci sono i russi con un due alberi largo come la pista di un aeroporto. E le ragazze sono tutte belle, tutte abbronzate, con il panama e gli occhiali da sole tirati sulla testa. Allo Skipper il ristorante che c’è lì a due passi, dove ceni direttamente sul mare, è già tutto prenotato. E gli uomini fanno shopping tra le bancarelle della due giorni dell’antiquariato, ennesimo appuntamento di questa estate mezza ammazzata dalla crisi, ma tutt’altro che morta. «Siamo e restiamo un posto meraviglioso. E se quelli, l’altra notte, hanno fatto i fessi è perchè avevano esagerato con l’alcol. Ma non siamo una città pericolosa o incivile. Siamo l’opposto» si infervora Massimiliano Zanasi, giovane presidente dei commercianti di Santa. E critico, molto più critico, con altre faccende. Tipo questa: «La Finanza fa controlli su tutte le barche che entrano in porto. Ora: se fai così, fai scappare le élite. E la stagione chi la salva?».

I vip, forse un po’ meno vip di un tempo, ma sempre con il portafoglio gonfio. (…) Uno su tutti: Magic Johnson, che l’altra mattina era a fare jogging dalle parti di Paraggi. E ai bagni Fiore, i «più cari d’Italia» va ancora a prendere il sole una parte dell’Italia che conta. E allora ha ragione Niccolò Cendach, giovane gestore del bar che dice: «È stato un brutto episodio. Ma il Carnevale è davvero una bella festa. Che invidiano in tanti. E in giro l’altra notte c’erano migliaia di persone. La rissa è roba di pazzi. Fino all’una e mezza era la festa più bella dell’estate».