Zio Michele ha nel garage l’altarino per Sarah. E la gente gli grida: “Pezzo di m…”

Pubblicato il 26 Agosto 2011 - 10:26 OLTRE 6 MESI FA

AVETRANA – Le gente passa ancora davanti alla sua casa, dall’auto gli urlano “pezzo di m…”, o la sua declinazione dialettica “chinu de m…”, ma lui, Michele Misseri, ormai ci è quasi abituato. Sta dentro e con dei tubi di ferro ha ormai costruito una sorta di impalcatura per difendersi dagli occhi indiscreti dei curiosi e degli arrabbiati. Poi, negli attimi di sconforto, va nel garage, quello stesso garage dove si trovava un anno fa, quel maledetto 26 agosto 2010, mentre in casa, secondo l’accusa, la moglie e la figlia, Cosima e Sabrina, uccidevano Sarah Scazzi, la nipotina. E proprio lì nel garage zio Michele ha costruito un altarino per Sarah. Un posto dove la può sentire ancora vicina, piangere e pregare.

Il Corriere del Mezzogiorno racconta che nel garage, Michele Misseri ha messo una foto di Sarah che sorride, un lumino acceso e un fiore. Va lì, tra gli utensili e l’odore di gasolio, per una preghiera, una lacrima. Non ha mai fatto vedere a nessuno il suo posto “sacro”: dice che lo mostrerà solo quando verrà accertata tutta la verità sul caso.