Sarah Scazzi, Michele Misseri: “Sabrina mi chiamò e vidi il corpo con la corda al collo”

Pubblicato il 10 Novembre 2010 - 00:02 OLTRE 6 MESI FA

Quel pomeriggio del 26 agosto, quando Sarah Scazzi venne uccisa, Sabrina Misseri svegliò il padre che dormiva in casa su una sedia a sdraio e gli disse che era successo ”un guaio in cantina”. E’ quanto Michele Misseri avrebbe raccontato il 5 novembre scorso in carcere agli inquirenti nell’interrogatorio in cui ha addossato la responsabilità del delitto a Sabrina. Un riassunto dell’interrogatorio è stato fornito martedì sera nella trasmissione Matrix su Canale 5.

”Quando scesi in garage vidi il corpo di Sarah che aveva una corda attorcigliata più volte al collo. Non escludo che fosse una cintura”, ha proseguito Michele Misseri”.

”Tanto mi dava fastidio”. Così Sabrina Misseri avrebbe risposto al padre Michele dopo che questi aveva appena scoperto il corpo di Sarah nel garage di casa. Misseri ha aggiunto che sarebbe stata la figlia a raccogliere le scarpe infradito della cugina per farle sparire.