Lampedusa: arrivati 500 immigrati. E’ allarme: l’acqua sta finendo. Proteste per arrivi a Mineo

Pubblicato il 24 Marzo 2011 - 10:31 OLTRE 6 MESI FA

LAMPEDUSA – Mentre i 498 immigrati prelevati dalla nave San Marco sono arrivati a Mineo, continuano gli sbarchi a Lampedusa. Dalla mezzanotte di mercoledì sono arrivati altri 400 migranti, tra cui 13 minori, a bordo di sette imbarcazioni, due delle quali con non più di dieci persone a bordo.

All’ora di pranzo poi sono appena sbarcati a Lampedusa altri 48 migranti, che erano assiepati su una piccola imbarcazione scortata in porto da una motovedetta della Guardia costiera. Gli immigrati, tutti uomini, sono stati messi in fila sulla banchina dove operatori di Medici senza frontiere stanno distribuendo coperte e saponi per le migliaia di persone accampate all’aperto. In mattinata c’era stato un altro sbarco, sempre di una cinquantina di migranti e non è escluso che ve ne siano altri nelle prossime ore: le motovedette di Guardia di Finanza e Capitaneria di porto continuano ad uscire dal porto dopo aver ricevuto diverse segnalazioni.

Con gli ultimi sbarchi il totale dei migranti arrivati a Lampedusa nelle ultime ventiquattro ore è di 869. Fra loro ci sono 280 minorenni che sono stati sistemati in una struttura. Mercoledì intanto, sull’isola, è stato arrestato uno scafista, individuato nel corso di indagini condotte dalla polizia e dalla guardia costiera.

Dopo le partenze di ieri, tra cui quelle di 83 minori, sono ancora 4.376 i clandestini presenti sull’isola. Altri due barconi stanno arrivando con altri 150 migranti. Lo dice l’assessore regionale al Territorio Gianmaria Sparma giunto sull’isola, che ha fatto una riunione col sindaco delle Pelagie, Bernardino De Rubeis. Sparma ha poi incontrato Antonino Morana, comandante della Guardia costiera e visitato la stazione marittima, che ”ormai versa in uno stato di completo degrado”.

Nell’isola la situazione è sempre più d’emergenza. Il comune denuncia la mancanza di acqua. ”Manca l’approvvigionamento idrico sufficiente a Lampedusa – si legge in una nota – La richiesta di fornitura straordinaria di 20 mila metri cubi d’acqua, avanzata gia’ da un mese, non ha avuto ad oggi alcuna copertura economica da parte del ministero della Difesa”.

”La popolazione di Lampedusa, oggi composta di 5.500 isolani, piu’ 5 mila profughi e 400 esponenti delle forze dell’ordine – conclude la nota – ha anche il problema dell’approvvigionamento idrico. Questa carenza complica ulteriormente la situazione sull’isola. Non c’e’ l’autonomia sufficiente per assicurare la fornitura agli oltre 11 mila presenti”.

Mentre aumentano gli immigrati a Lampedusa, la nave militare San Marco con 550 migranti a bordo provenienti da Lampedusa, è arrivata a destinazione nel porto di Augusta. Dopo d’attracco i profughi sono stati trasferiti in pullman nel ”Villaggio della solidarieta”’ a Mineo (Catania). ”Siamo qui per affrontare l’emergenza e per aiutare il Paese”, ha commentato il vice prefetto di Catania Anna Maria Polimeni. Alla domanda dei giornalisti circa il numero di richiedenti asilo tra i 498 immigrati in arrivo il funzionario ha risposto: ”sono tutte persone già identificate”, senza volere aggiungere altri dettagli.

Proteste dei sindaci. I sindaci del comprensorio hanno organizzato nella mattina di giovedì una manifestazione di protesta, perché lamentano la violazione dell’accordo che prevedeva il trasferimento a Mineo solo di profughi che avevano presentato domanda d’asilo e non di tutti gli immigrati sbarcati a Lampedusa.

All’arrivo dei migranti a Mineo su alcuni pulmann sindaci e amministratori della zona hanno tentato, creando un cordone davanti alla struttura di non fare entrare gli autobus, ma dopo qualche minuto di tensione le forze dell’ordine hanno fatto entrare i mezzi.

Presenti tra gli altri i sindaci di Scordia, Raddusa, Ramacca, Caltagirone, Licodia, Castel di Iudica, Grammichele. ”Questa – ha detto il sindaco di Caltagirone, Francesco Pignataro – è una grande farsa che noi respingiamo al mittente. Questa non è una riserva indiana, presto diventerà un lager. Nella riserva indiana c’era un equilibrio ecosistemico ma qui queste persone non sanno come trascorrere la giornata. Il ministro Maroni continua a sostenere che questa è una iniziativa sperimentale che l’Europa ci dovrà copiare ma io credo che l’Europa abbia poco da copiare: non bisogna essere esperti per immaginare che qui 2000-3000 persone non faranno altro che amplificare le loro difficoltà e le loro contraddizioni”.

Sindaco di Mineo: “Patto di sicurezza è carta straccia”. ”Il patto per la sicurezza a questo punto e’ carta straccia. Ci sentiamo ingannati e non abbiamo nessuna intenzione di firmare alcun protocollo se prima oggi il prefetto Caruso (commissario per l’emergenza immigrazione ndr) non viene qui ad informare i sindaci su quello che vuole fare a proposito di questo ‘non progetto”’. Lo ha affermato il sindaco di Mineo, Giuseppe Castania, parlando con i giornalisti al ”villaggio della solidarietà”, dove sono attesi 498 immigrati provenienti da Lampedusa, sbarcati oggi ad Augusta dalla nave San Marco.

Secondo Castania gli immigrati sbarcati oggi dalla San Marco ”sono clandestini”. ”Dalle informazioni che abbiamo – dice – sappiamo che ci sono pochissime donne, pochissimi bambini e poi ci sono circa 600 clandestini, perche’ in questo momento a Lampedusa non c’e’ ne’ il tempo, ne’ la serenita’, ne’ il modo per avviare le procedure per la richiesta d’asilo. E a meno che non l’abbiano fatto stanotte durante la traversata, questi sono tutti clandestini”.

”Questa e’ la dimostrazione – ha proseguito il sindaco di Mineo – di come questo progetto sia iniziato male e stia procedendo peggio. Questo e’ un non progetto; era follia mettere 2.000 persone tutti insieme qua ma la doppia follia e’ quella di pensare ora di mettere insieme migliaia di richiedenti asilo e migliaia di clandestini”.

”Questa e’ la dimostrazione – ha aggiunto – di come si voglia entrare l’asino per la coda, e’ la dimostrazione della presa in giro e dell’inganno da parte di chi sta decidendo sulla nostra testa. Fino ad oggi i sindaci hanno tutti avuto un atteggiamento di responsabilita’, civilta’ e democrazia, ora basta. Oggi siamo qui a protestare ma nei prossimi giorni verremo con le nostre popolazioni perche’ non possiamo assolutamente condividere questa doppia follia che si sta consumando ai danni del nostro territorio”.