Scuola/ Boom di bocciature alle superiori. Gelmini: ritorna la scuola dell’impegno e del rigore che “prepara i ragazzi alla vita”

Pubblicato il 17 Giugno 2009 - 14:28 OLTRE 6 MESI FA

Escono i primi “exit poll” del Miur e la situazione appare sconfortante. Mentre gli scrutini sono ancora in corso, si apprende già con un certo rammarico che molti studenti delle superiori non riusciranno a passare l’anno scolastico. Su un campione del 10 per cento degli istituti di istruzione superiore, la percentuale di non ammessi alla maturità è aumentata dell’1,6 per cento. E la situazione non cambia neanche nelle classi intermedie.

«Non è mai bello – ha dichiarato il ministro Gelmini al Tg1 – che un ragazzo perda l’anno però io credo che questo aumento delle bocciature stia a significare il ritorno ad una scuola dell’impegno, ad una scuola del rigore, ad una scuola che prepara i ragazzi alla vita».

Quindi, sono 372 mila i bocciati, pari al 15,4 per cento, nelle classi che vanno dalla prima alla quarta. E un numero di non ammessi agli esami mai registrato da quando è stata ripristinata l’ammissione: quasi 6 per cento, pari a 28 mila non ammessi. Le novità introdotte quest’anno per l’ammissione alla maturità sono due: voto di condotta e media del 6 per accedere alle prove d’esame.

Dopo il  richiamo al “rigore” dato dal Ministro Gelmini, il messaggio percepito dagli insegnanti italiani sembra essersi tradotto in una maggiore severità che cambierà la vita formativa di quattrocento mila ragazzi che  frequenteranno di nuovo la scuola statale stazionando in classe almeno un anno in più.

E poiché uno studente “costa” 7 mila e 600 euro l’anno,  l’insuccesso scolastico graverà sulle casse dello stato per 3 miliardi di euro, con un incremento nel solo 2008/2009 di 300 milioni.