Sondrio, si rompe lucernaio chiesa: bimbo precipita, è gravissimo

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Agosto 2016 - 20:58| Aggiornato il 14 Agosto 2016 OLTRE 6 MESI FA
Sondrio, si rompe lucernaio chiesa: bimbo precipita

La chiesa du Premadio

SONDRIO – E’ ricoverato in terapia intensiva e rischia di morire il bambino di 9 anni che intorno a mezzogiorno di sabato 13 agosto è precipitato da un lucernaio che si è rotto sul tetto della chiesa di Premadio, una frazione di Valdidentro, a oltre mille metri d’altezza nelle montagne della Valtellina. Il tetto della chiesa del paesino, dove il bambino abita, è a livello di una stradina accanto all’area cui stavano giocando e saltando i suoi compagni.

Il piccolo – vivace e socievole secondo chi lo conosce – è salito sul lucernaio forse saltando. Il plexiglass ha ceduto sotto il suo peso e lui è precipitato per più di cinque metri in chiesa sotto gli occhi atterriti degli altri bambini e del parroco. Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi, inclusi i vigili del fuoco. Il personale de 118 lo ha intubato e nel frattempo è arrivato l’elicottero dell’elisoccorso che lo ha portato all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo.

Lì il bambino, che ha subito un fortissimo trauma cranico, è stato operato e ora si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Sul posto dell’incidente sono arrivati anche i carabinieri per chiarire cosa è successo esattamente e come una giornata che doveva essere di festa si sia trasformata in un incubo, non solo per la famiglia del ragazzino, che quest’anno ha fatto la terza elementare, ma anche per tutti i suoi compagni che erano presenti.

Sotto choc il parroco e gli accompagnatori del gruppo si sono riuniti in preghiera per il piccolo precipitato. Poi don Edward, che è di origine polacca e da due anni è in servizio a Premadio, è andato in Caserma dove è stato a lungo sentito dai militari per capire cosa sia successo. “E’ un grave incidente che turba la gioia della nostra comunità in questi giorni di festa – ha detto il sindaco Ezio Trabucchi – Siamo tutti uniti al dolore della famiglia del piccolo”. Trabucchi è dispiaciuto anche del “dolore” del sacerdote, distrutto da quanto accaduto. Don Edward “è un parroco molto vicino alla comunità – ha raccontato – e due anni fa ha ricevuto la cittadinanza onoraria”.