Spacciavano eroina alla figlia, madre fa arrestare pusher

di Giulia Cerasi*
Pubblicato il 15 Gennaio 2010 - 11:12 OLTRE 6 MESI FA

Spaccio di droga

Ha capito che sua figlia si drogava, è risalita ai suoi spacciatori e li ha denunciati. Il coraggioso gesto di una mamma ha commosso Follonica, una cittadina in provincia di Grosseto, ed ha permesso ai carabinieri di catturare quattro persone. Una storia di degrado e droga ma anche di amore e forza. Lei, una mamma disperata per sua figlia. La ragazza, appena maggiorenne, che ha iniziato a frequentare un brutto giro. I quattro, un gruppo di spacciatori che più volte avevano rifornito la ragazza di eroina. I carabinieri, che dopo mesi di indagini hanno arrestato i pusher.

E’ stata la disperazione a spingere la donna, di origine sudamericana, a rivolgersi ai carabinieri: l’ultima spiaggia per salvare la figlia. “Il giro – ha raccontato la mamma al quotidiano Il Tirreno – poteva essere riconducibile a due marocchini, Carim e Hassan, come si fanno chiamare”. Per poter salvare la figlia, lo scorso mese di settembre la signora si è rivolta ai carabinieri che hanno avviato un’indagine.

Le attività investigative, andate avanti per mesi, hanno portato all’identificazione di due marocchini di 28 e 31 anni, entrambi clandestini, e di due ragazze di soli 21 anni, tutti finiti in manette. Durante l’operazione, i carabinieri hanno sequestrato 50 grammi di eroina già confezionata in dosi pronte per essere smerciate, per un valore di circa 2500 euro.

Dall’inchiesta è emerso che il gruppo di spacciatori agiva prevalentemente a Follonica ma si riforniva di droga a Livorno e a Pisa. Uno di loro, Carim, è stato arrestato per spaccio di stupefacenti alla stazione ferroviaria di ritorno da un viaggio da Pisa con circa 26 grammi di eroina. L’altro marocchino e le due ventiduenni sono finiti in manette martedì scorso, con l’accusa di concorso in detenzione e cessione di stupefacenti, a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari Pietro Molino. Le giovani sono state trasportate al carcere femminile di Livorno, mentre i marocchini in quello di Grosseto.

*Scuola di Giornalismo Luiss