Gli “angeli della neve”. In quattro muoiono spalando

Pubblicato il 5 Febbraio 2012 - 14:47 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Morire spalando la neve: sono almeno quattro le vittime che hanno perso la vita cercando di sgomberare il campo dalla neve. La solidarietà a volte si offre a caro prezzo: il costo della propria stessa vita. E’ la disgrazia che questa ondata di maltempo ha portato con sé. Vittime di un paese male organizzato contro l’emergenza maltempo. Ecco come sono morti quelli che tragicamente sono definibili i veri  “angeli della neve”.

Abruzzo. Prima vittima, indiretta, del maltempo in provincia di Teramo. A Mosciano un uomo di 51 anni, Domenico Maiorani, è stato stroncato da un infarto mentre spalava la neve dalla sua abitazione. Sempre in Abruzzo, ennesimo malore per l’emergenza freddo che ha visto un anziano di Archi (Chieti), Vitale Troilo, 87 anni, colpito da infarto mentre puliva il ghiaccio fuori casa. L’uomo si è poi accasciato a terra esanime battendo la testa. L’incidente, avvenuto ieri pomeriggio, è stato certificato dai medici del 118.

Marche. Un anziano è morto a S.Severino Marche (Macerata) dopo aver spalato neve davanti casa. Angelo Verdenelli aveva 79 anni, ed era cardiopatico. Ieri pomeriggio aveva spalato con un amico davanti casa, poi è andato a dormire. Il decesso nella notte: un infarto che potrebbe essere collegato allo sforzo fatto.

Irpinia. Allo stesso modo un 50enne è morto dopo aver spalato la neve che impediva l’accesso alla sua abitazione e alla sua auto. L’uomo, dopo aver rimosso diversi metri cubi di neve a Frigento, in provincia di Avellino, si è accasciato nella sua auto. A dare l’allarme è stata la moglie che ha assistito alla scena. Inutili però i soccorsi.