Stupratori e vigliacchi: il branco si accusa a vicenda. E per pena…la Polonia

di Lucio Fero
Pubblicato il 6 Settembre 2017 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA
Stupratori e vigliacchi: il branco si accusa a vicenda. E per pena...la Polonia

Stupratori e vigliacchi: il branco si accusa a vicenda. E per pena…la Polonia (foto Ansa)

ROMA – Stupratori e vigliacchi: il branco si accusa a vicenda. I quattro del doppio stupro a Rimini ( e forse responsabile anche di altre analoghe violenze) restano per fortuna in carcere (c’era il rischio teorico potessero in qualche modo uscire, soprattutto i tre minorenni). Restano in carcere per doverosa e saggia scelta del magistrato e dal carcere reciprocamente si accusano.

Ciascuno di loro nega di essere stato l’autore materiale dello stupro e dichiara di aver solo assistito o al massimo collaborato tendendo ferma la vittima o occupandosi di bloccare l’amico della donna stuprata. Mentono, con spudoratezza ed evidenza. Le testimonianze dei due ragazzi polacchi e della successiva vittima del branco raccontano di una violenza a turno cui hanno partecipato tutti r quattro del branco.

Mentono in un carosello di bugie dove abbondano vigliaccheria, malafede e, se così si può dire, mala astuzia. Il maggiorenne congolese prima ha tentato di prendere in giro gli inquirenti “dormivo”, poi ha scaricato la responsabilità del crimine più grave sugli altri tre. E gli altri tre hanno scaricato su di lui, dicendo che solo lui ha stuprato. Fuggono dalle loro responsabilità, hanno paura, provano a fregarsi reciprocamente. Lo fanno per sfuggire al massimo della pena che li aspetta.

Restano in carcere e andranno a processo. Cosa rischiano, quale pena? In teoria e per davvero cosa li aspetta quando saranno giudicati? Il maggiorenne può essere condannato ad una pena di venti anni di galera, tale è appunto la pena massima prevista per i reati di cui è accusato. I tre minorenni sono invece condannabili ad una pena detentiva di otto anni.

Fossero riconosciuti colpevoli e condannati al massimo della pena li farebbero in Italia davvero rispettivamente venti anni e otto anni di galera? Probabilmente no, non tutti e non del tutto. Accadrebbe loro quel che accade a detenuti condannati di ogni etnia, bianchi e neri, italiani e immigrati: sconti di pena durante lo scontare della pena. Soprattutto se qualcuno di loro scaricando sugli altri riuscisse a sfuggire alle imputazioni più gravi e quindi al massimo della pena.

E allora come contro misura alla dissimulazione e bugia del branco stupratore e vigliacco viene in mente una pena che si potrebbe loro infliggere, una pena pesante, dura, molto pesante e dura. Come pena per il branco la…Polonia! La Polonia ne ha chiesto l’estradizione perché le vittime sono polacche. In termini giuridici la cosa non sta in piedi. Però uno strappo, un’interpretazione…Dire sì ai polacchi e mandare i quattro in Polonia. Polonia, sempre Europa è, quindi ci stiamo con le leggi e il rispetto dei diritti umani. Polonia, dove immigrati non ne vogliono ma questi se li pigliano. Polonia dove i quattro si farebbero di sicuro un carcere breve neanche un po’ e men che mai gentile e comprensivo.