Tentato stupro a Mestre, una cinese si salva mandando un sms

Pubblicato il 13 Settembre 2010 - 18:48 OLTRE 6 MESI FA

Chiusa a chiave in una stanza da un connazionale appena conosciuto che ha tentato di abusare di lei, una giovane cinese si è salvata inviando un sms ad un’amica in un attimo di distrazione dell’uomo. L’aggressore, che con una scusa l’aveva fatta salire in un appartamento sopra un ristorante cinese di Mestre, è stato arrestato per violenza sessuale e sequestro di persona dagli agenti di polizia avvertiti dall’amica della ragazza.

E’ successo la notte scorsa e a finire in carcere, dopo un lungo interrogatorio, è stato un cinese di 33 anni, H.J.J., che aveva conosciuto la sua giovane connazionale ieri mattina alla stazione Termini di Roma, dove lei era in attesa di partire per tornare a Verona. Dato che dovevano prendere lo stesso treno, i due hanno deciso di fare il viaggio insieme, durante il quale il giovane cinese ha rivolto alla ragazza numerosi apprezzamenti galanti.

Arrivati a Bologna, però, la giovane cinese si è accorta che sul tabellone non compariva il treno per Verona e a quel punto lui l’ha invitata a proseguire il viaggio per Venezia, dove sarebbero stati raggiunti da una sua cugina con la quale sarebbero per poi andati a cena in un ristorante cinese di Mestre.

Alla ragazza il suo connazionale aveva fatto una buona impressione e, convinta di potersi fidare, ha accettato di seguirlo. Lui invece l’ha raggirata con false promesse e solo quando l’ha fatta salire con una scusa nell’appartamento di via Piave sopra un ristorante cinese e l’ha portata nella sua stanza la ragazza si è accorta che qualcosa non andava.

Ha tentato di uscire, ma lui ha chiuso la porta a chiave e dopo averla bloccata a letto e spogliata ha cercato violentarla. Approfittando di un attimo di distrazione del suo aggressore, la giovane è riuscita a mandare un sms ad un’amica di Verona, chiedendole aiuto e scrivendo dove si trovava. Appena ricevuto il messaggio, l’amica ha chiamato la polizia di Mestre che è intervenuta immediatamente con gli agenti di una volante.

I poliziotti si sono presentati nell’appartamento e dalla donna cinese che ha aperto si sono fatti accompagnare nella stanza, che però era chiusa a chiave dall’interno: gli agenti si sono fatti aprire e si sono trovati di fronte il giovane cinese e la ragazza.