Susa, preside invita Virano per parlare di Tav. I prof: “Non obiettivo”

Pubblicato il 9 Maggio 2012 - 16:32 OLTRE 6 MESI FA

Mario Virano (Lapresse)

TORINO – E’ polemica all’Istituto tecnico Enzo Ferrari di Susa tra il preside e il corpo docenti. Oggetto di discussione: la Tav. Il dirigente scolastico Giovanni Paciariello ha deciso di invitare Mario Virano, presidente dell’Osservatorio Torino-Lione, in un incontro con gli studenti per parlare di Alta Velocità. Ma oltre la metà degli insegnanti ha chiesto la revoca dell’incontro: “Così com’è organizzato – spiegano – non prevede un contradditorio e quindi non è obiettivo. I ragazzi devono farsi un’opinione diretta”.

Il preside Paciariello ha definito le critiche “ingenerose” e ha infine deciso di rinviare l’incontro calendarizzato per giovedì 10 maggio. “Si è persa un’occasione” ha commentato. L’esponende del Pd Stefano Esposito ha detto: “Si chiudono le porte a chi rappresenta lo Stato. E’ un fatto grave di intolleranza. Oramai in Valle comandano solo i No Tav”.

I docenti ritengono le accuse “ingiustificate” e per questo hanno preso carta e penna. In quaranta su ottanta hanno chiesto di “rivedere la programmazione dell’incontro di informazione e condividere con il Collegio Docenti la scelta dei relatori da invitare”. Perché si “auspicava un incontro finalizzato a fornire un’analisi oggettiva ed una corretta informazione su una tematica così coinvolgente per il nostro territorio, con l’intervento di esperti che adducessero ragioni a favore e contro l’opera in relazione ai vari ambiti toccati dai lavori”.

Nella circolare con cui il preside ha rimandato l’evento a data da destinarsi si legge che la lettera scritta dal corpo docenti è “Ingenerosa nei confronti dell’azione del sottoscritto, ma soprattutto tardiva, perché la discussione avrebbe dovuto avere luogo serenamente e costruttivamente nell’ambito dei predetti organi collegiali.Dove – dice – la discussione c’è stata e nessuno si è opposto”.

Intervenendo nella querelle il Pd Esposito ha auspicato: “Un intervento del ministro Profumo”, visto che gli insegnanti sono “dipendenti dello Stato, che dovrebbero insegnare l’importanza del confronto e il rispetto delle idee”.