Taxi: sit-in e rivolta contro le norme pro-Uber. Roma e Fiumicino in tilt

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Febbraio 2017 - 11:20 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Taxi: sit-in e rivolta contro le norme pro-Uber. Roma e Fiumicino in tilt. Tassisti sul piede di guerra contro gli emendamenti al decreto Milleproroghe sulle norme che regolano l’attività di noleggio, provvedimento considerato un regalo a Uber, la multinazionale del trasporto cittadino. Sit-in, proteste, autoconvocazioni nelle grandi città: Roma, assediata dai taxi che non svolgono il regolare servizio, è presto andata in tilt.

“Porte aperte a Uber”. Nel mirino c’è il decreto Milleproroghe al Senato, in particolare la temuta approvazione (si vota oggi) di alcuni emendamenti (intanto la proroga è stata  approvato in commissione Affari costituzionali del Senato) presentati dall’area che fa capo alla senatrice Linda Lanzillotta che prevedono la sospensione dell’efficacia dell’articolo della legge quadro che differenza il servizio di noleggio da quello di taxi e spianano, quindi, la strada alle multinazionali come Uber.

Sono le stesse ragioni che un anno fa portarono alla protesta della categoria in molte città italiane. “Ancora una volta – sostengono i tassisti – si cerca di sdoganare servizi di trasporto abusivo. Questi emendamenti arrivano nel momento in cui sono in corso a Roma due processi contro Uber che potrebbero portare finalmente alla fine di reiterati abusi”.

Roma in tilt. Servizio taxi bloccato nella Capitale in attesa della votazione al Senato del maxiemendamento al Milleproroghe. Secondo quanto si apprende l’agitazione si è estesa anche negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino praticamente svuotati di auto bianche. Un migliaio di tassisti si è raccolto spontaneamente nei pressi di Palazzo Madama.