Terremoto: comune Napoli parte civile contro sciacallo napoletano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Agosto 2016 - 09:52 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto: comune Napoli parte civile contro sciacallo napoletano

Terremoto: comune Napoli parte civile contro sciacallo napoletano (foto d’archivio Ansa)

NAPOLI – Il comune di Napoli si costituisce contro lo sciacallo napoletano arrestato ad Amatrice dopo il terremoto. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha dato disposizioni all’Avvocatura municipale di costituire l’Amministrazione comunale come parte civile nell’eventuale processo nei confronti del pluripregiudicato napoletano arrestato mentre tentava di introdursi in una casa disabitata di Amatrice e che è ora recluso nel carcere di Rieti.

I carabinieri del comando provinciale di Rieti avevano arrestato il 25 agosto il pluripregiudicato napoletano, M.M. di 45 anni, colto mentre tentava di forzare con un cacciavite la serratura di un’abitazione colpita dal sisma e disabitata. I militari lo hanno sorpreso alle spalle e l’uomo, vistosi braccato, ha tentato di divincolarsi ingaggiando con i militari, una violenta colluttazione, ferendo con il cacciavite, uno dei militari. I carabinieri al termine della breve colluttazione sono riusciti a immobilizzarlo e ad ammanettarlo. Dopo averlo disarmato, lo hanno accuratamente perquisito rinvenendo nella tasca dei pantaloni, un biglietto ferroviario datato 24 agosto 2016 tratta Napoli-Roma, confermando la tesi che il pregiudicato, era giunto sul luogo del sisma, con l’intento di far razzie all’interno delle abitazioni colpite dall’evento tellurico.

L’uomo, gravato da numerosi precedenti penali per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e porto abusivo di armi e’ stato tratto in arresto con l’accusa di rapina impropria e lesioni personali e tradotto presso la casa circondariale di Rieti a disposizione dell’autorità giudiziaria locale. I militari, ricorsi alle cure mediche da parte dei sanitari presenti nel campo allestito per le vittime del sisma, sono stati giudicati guaribili in 6 giorni.