Terremoto Emilia, la Regione vota: “Nessuna trivellazione nelle aree colpite dal sisma”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Luglio 2013 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA

terremotoMODENA – “Nessuna nuova trivellazione nelle aree colpite dal sisma” questo il voto unanime (su proposta del Pd) dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna. La Region, in base alla risoluzione, dovrà esprimere il proprio parere negativo per progetti di ricerca idrocarburi che prevedano nuovi trivellamenti nelle zone interessate dal terremoto del maggio 2012.

Dalla stessa Regione, lo scorso 21 maggio, era giunta l’indicazione di sospendere le trivellazioni nei territori, in attesa dei risultati degli esperti.

“Si tratta di un atto di responsabilità – ha reso noto l’assessore regionale per la Difesa del suolo, Paola Gazzolo – verso il territorio e la popolazione che vi abita.”

“Abbiamo voluto ribadire la nostra contrarietà – ha sostenuto il consigliere regionale del Pd Stefano Bonacini, tra i firmatari del testo, promosso da Luciano Vecchi dello stesso partito – a nuove trivellazioni nelle zone sismiche, anche per dare un chiaro segnale a tutela del territorio e delle popolazioni. Ritengo peraltro importante che su temi come questi, che riguardano la tutela della sicurezza delle nostre comunità, la politica abbia dato un segnale di unità.”

La decisione dell’assemblea regionale emiliana esclude così la possibilità di ricerca sul cosiddetto “shale gas” o “gas da argille”, ricavato con tecniche di fratturazione della roccia o “fracking”. In Olanda, a Groningen, il nesso tra estrazione di gas e terremoti “è già praticamente accettato da tutti” (per approfondire: Terremoto e fracking: il caso Groningen in Olanda).

“In Italia molte persone, tra cui politici, pensano che la tecnica del fracking sia d’avanguardia e innovativa – aveva dichiarato Maria Rita D’Orsogna, ricercatrice della California State University – in realtà è molto invasiva. Spesso, quando si arriva a trivellare in profondità, si incontrano rocce prima di arrivare al gas e quindi si immettono dei fluidi corrosivi che presentano molte sostanze tossiche e anche radioattive.”

“Attività come il fracking e la iniezione di fluidi – aveva affermato Franco Ortolani, geologo della Federico II di Napoli – devono essere vietate e questa dovrebbe essere la priorità per salvare il nostro bellissimo paese.”

Lo scorso 23 maggio 2013, Beppe Grillo, in visita a Mirandola, disse apertamente: “Il terremoto in Emilia? Io mi ci gioco le palle che una parte della responsabilità è anche di questi buchi qui, che fanno per cercare il gas.”

La Procura di Modena in passato aveva chiarito  che allo stato attuale non sono note prospezioni di questo tipo nel nostro territorio, almeno a livello ufficiale, e che per ora è dubbio il loro effetto, dato che tra l’altro è argomento di una accanita disputa scientifica internazionale.