Torino, protesi cancerogene: clinica sospesa

Pubblicato il 7 Febbraio 2012 - 15:10 OLTRE 6 MESI FA

TORINO, 7 FEB – Alcune attivita’ di un centro di chirurgia estetica di Torino sono state sospese per trenta giorni dalla Regione Piemonte per una questione legata all’impianto di protesi mammarie Pip, al centro di uno scandalo in Francia e di un’inchiesta della magistratura del capoluogo piemontese. Secondo quanto si e’ appreso, la clinica (la Medicenter) ha eseguito 38 impianti ma non era in possesso delle autorizzazioni necessarie. A svolgere gli accertamenti sono stati i carabinieri dei Nas. L’inchiesta di Guariniello prende in esame 124 impianti di protesi mammarie eseguiti in tre strutture sanitarie di Torino e provincia.

La Medicenter, inoltre, e’ stata denunciata per falso perche’ i Nas, eseguendo una disposizione del ministero della Salute, avevano chiesto ai responsabili un resoconto sugli interventi e si erano sentiti rispondere che il centro medico non solo non ne aveva praticati, ma che non aveva mai tenuto rapporti commerciali con la casa francese (ora fallita) produttrice delle protesi.

I Carabinieri hanno deciso di svolgere una nuova verifica visitando la struttura, ma solo in un secondo momento (all’inizio venne loro ribadito che non erano stati fatti impianti) hanno potuto acquisire le cartelle cliniche. Ad agevolare gli accertamenti e’ stata, con un esposto, l’associazione di consumatori Codacons.

Le protesi prodotte dalla Pip (Poly Implant Prothese), fallita nel 2010, sono risultate pericolose dopo le analisi sanitarie svolte in Francia, che hanno verificato che il tipo di silicone utilizzato e’ diverso da quello indicato per le certificazioni. Il pm Guariniello ha indagato il titolare della ditta francese Pip, Jean-Claude Mas per frode in commercio e disastro colposo, e il dirigente Claude Couty.

Le donne considerate ”a rischio”, nell’indagine subalpina, sono 62; tre sono le cliniche che hanno eseguito gli impianti: la prima ne ha praticati 66, la seconda 20 e la terza 38.