Torino. Tassisti e driver di Uber litigano in strada: lui li investe con l’auto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Maggio 2015 - 13:58 OLTRE 6 MESI FA
Torino. Tassisti e driver di Uber litigano in strada: lui li investe con l'auto

Torino. Tassisti e driver di Uber litigano in strada: lui li investe con l’auto

TORINO – I tassisti hanno vinto la prima battaglia con il tribunale di Milano che ha bloccato Uber, ma in strada la tensione è alta. A Torino nella notte tra sabato 30 e domenica 31 maggio un autista del servizio Uber ha investito 4 tassisti dopo aver litigato con loro.

L’uomo, che è stato fermato dalla polizia, sostiene di essere fuggito da un tentativo di aggressione. Una circostanza che alcuni testimoni avrebbero già confermato alla Questura, che indaga sull’episodio.

L’autista Uber ora è stato fermato e i tassisti sono stati medicati in ospedale e dimessi con prognosi fino a 10 giorni. Federico Rolando, portavoce dei tassisti torinesi, sostiene che “poteva essere una strage”.

Ma la dinamica dell’incidente avvenuto alle 4 del mattino tra corso Massimo d’Azeglio e corso Marconi è ancora da chiarire. Il driver Uber infatti si è ritrovato da solo con i 4 autisti, contro il quale ha sporto denuncia in Questura:

“Mi hanno minacciato, volevano aggredirmi”,

ha raccontato l’uomo alla polizia, spiegando di essere stato accerchiato dai quattro mentre faceva salire una signora in auto. Impaurito, avrebbe pigiato sull’acceleratore e investito i tassisti che lo accerchiavano.  La ricostruzione effettuata, secondo cui sarebbero stati investiti senza motivo, non convince del tutto la polizia. Al vaglio le testimonianze raccolte, tra cui quelle di alcune persone che avrebbero visto invece i tassisti aggredire il driver.

Differente le versione fornita dai tassisti, scrive Rolando:

“I colleghi stavano attraversando la strada, non avevano ancora preso servizio, quando sono stati investiti”.

Uno di loro, rimasto agganciato all’auto, è stato trascinato per alcuni metri, dice ancora Rolando:

“Nessuno lo ha aggredito. Siamo esterrefatti per quello che è successo. Fatti come questo accadono perché una società illude le persone di avere un lavoro, mentre il governo nasconde la testa sotto la sabbia come gli strutti e permette a qualcuno di lavorare nella completa illegalità”.