Enna, morta Vanessa Scialfa. Strangolata e poi gettata dal cavalcavia?

Pubblicato il 26 Aprile 2012 - 16:50 OLTRE 6 MESI FA

Vanessa Scialfa

ENNA – E’ stata trovata morta la ragazza di 20 anni, Vanessa Scialfa, scomparsa due giorni fa a Enna. Il convivente della giovane stamane aveva raccontato di aver avuto una lite con Vanessa nella tarda mattinata di martedì scorso. Il corpo sarebbe stato trovato in provincia di Enna. Nessuno conferma ma ad Enna si sarebbe sparsa la voce che nell’ambito dell’indagine ci sarebbe una persona fermata. Secondo quanto riportato dall’Ansa, la ragazza sarebbe stata uccisa, strangolata in casa e poi il corpo sarebbe stato lanciato da un ponte della strada statale 117 bis, la Enna-Caltanissetta, nei pressi dell’ex miniera di Pasquasia. Il delitto sarebbe stato commesso nell’abitazione di via Filippo Gallina, a Enna, dove la ventenne viveva con il suo fidanzato, Francesco Lo Presti. L’uomo ha sostenuto che Vanessa è uscita di casa 2 giorni fa dopo un litigio e di non avere avuto più sue notizie.

Su Facebook erano sorti cinque gruppi per il suo ritrovamento cui si sono iscritte circa tremila persone. Il padre, Giovanni, aveva postato questo appello per il suo ritrovamento: ”A tutti gli amici di facebook,vi prego di diramare questa foto, e’ mia figlia non abbiamo notizie da martedi’ 24 Aprile, vi prego di fare piu’ annunci possibili in modo di potere scongiurare il peggio,eventualmente potete chiamare ai numeri qui di seguito … oppure direttamente ai carabinieri o qualsiasi altre forze dell’ordine. Vi ringrazio tutti per la collaborazione”.   Ora dopo le notizie che si sono sparse anche sul web sono moltissimi i messaggi di cordoglio sulle pagine Fb. Uno è nato poco fa e si chiama ”Solidarieta’ e partecipazione per l’assassinio di Vanessa Scialfa” ed e’ aperto con una grande foto di rose rosse.

IL PADRE ACCUSA IL FIDANZATO

”Lo avevo accolto in famiglia perché pensavo che fosse un bravo ragazzo, ma come si fa a uccidere una ragazza per un futile litigio…”. Così Giovanni Scialfa, dopo avere visto all’obitorio del cimitero di Enna il corpo della figlia, Vanessa, accusa il fidanzato della ventenne, Francesco Lo Presti, 34 anni, dell’omicidio. ”Non lo devono arrestare – ha aggiunto Giovanni Scialfa che impiegato comunale che ha altri 5 figli – perché poi ci penserò io, con le mie mani…”. .

FRANCESCO LO PRESTI: IL FERMO

Il convivente di Vanessa Scialfa, Francesco Lo Presti, 34 anni, è stato fermato ed è indagato per l’omicidio della giovane di 20 anni. L’uomo da ore è sotto interrogatorio da parte degli inquirenti assistito da un legale di fiducia. Secondo indiscrezioni, riportate dall’Ansa, sarebbe stato proprio lui ad accompagnare la polizia sul luogo dov’è stato ritrovato il cadavere. Non vi è nessuna conferma ufficiale ma secondo diverse fonti investigative Lo Presti avrebbe confessato l’omicidio spiegando anche le ragioni che avrebbero fatto scattare un raptus di violenza contro la sua fidanzata. Alcuni testimoni hanno affermato che Vanessa, che da pochi mesi viveva nella casa di lui, litigava spesso con l’uomo.

GLI AMICI: “VANESSA ERA UNA RAGAZZA SOLARE”

”Era una bella ragazza: bruna, solare, sempre sorridente. E buona molto buona, e si fidava della gente, forse troppo….”. Così in lacrime alcuni amici di Vanessa Scialfa, 20 anni, assassinata, la ricordano davanti al cancello dell’obitorio del cimitero di Enna, dove il corpo della ventenne scomparsa di casa da due giorni è stato portato dopo il ritrovamento sotto un cavalcavia vicino all’ex miniera di Pasquasia. ”Non ci possiamo ancora credere”, dicono piangendo e abbracciandosi tra loro, provando a darsi coraggio. ”Era bella e volenterosa – sottolineano – ma da quando aveva conosciuto il suo fidanzato, Francesco, era cambiata. O meglio la vedevamo poco: lui era geloso e non voleva che frequentasse i suoi vecchi amici, l’aveva chiusa in casa”.

Vanessa, figlia di un geometra, dipendente comunale e con cinque fratelli, si era diplomata all’istituto artistico, poi aveva interrotto gli studi. E per non pesare economicamente sulla famiglia aveva cominciato a fare dei lavoretti: commessa, barista e altre piccole cose. Era cambiata – dice chi la conosce – dalla scorsa estate, da quando si era interrotta, dopo tre anni, la relazione con il fidanzato storico, per poi mettersi con uno più grande di lei: Francesco Lo Presti, 34 anni, anche lui, come lei, figlio di un dipendente comunale, e anche lui senza un lavoro stabile. Una relazione che aveva dei problemi: ”Lui non lo conoscevo bene, ma era geloso – afferma una vicina di casa – lo so perché litigavano, alcune volte è stata chiamata anche la polizia…”.