Ospedali truffati, interventi estetici rimborsati: arresti al Cardarelli

Pubblicato il 6 Marzo 2012 - 08:54| Aggiornato il 25 Novembre 2013 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Perquisizioni e arresti in tutta Italia per truffe ai danni degli ospedali: sono quelli scattati nella prima mattina del 6 marzo in Campania, Toscana e Piemonte. I carabinieri dei Nas, il Nucleo anti sofisticazione, e i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno emesso tredici provvedimenti cautelari (un arresto in carcere, due arresti ai domiciliari, tre divieto di dimora a Napoli e sette obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

Sono stati anche emessi 42 decreti di perquisizioni domiciliari nei confronti di medici e paramedici di varie strutture ospedaliere napoletane, tra cui il Cardarelli e la Casa di cura privata Villa del sole. I reati contestati sono l’associazione per delinquere finalizzata alla concussione, abuso d’ufficio, falso e truffa in danno della pubblica amministrazione.

Tra gli arrestati figura il primario di ortopedia del Cardarelli, Paolo Iannelli, condotto in carcere. Agli arresti domiciliari il fratello del primario e l’amministratore della casa di cura Villa del Sole. Secondo l’accusa gli indagati dirottavano verso la clinica privata pazienti dell’ospedale Cardarelli che attendevano di essere operati.

C’è anche un dirigente della Usl 8 di Arezzo tra i medici indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità a Napoli. L’uomo, chirurgo ortopedico di 36 anni, è stato denunciato per peculato in concorso. Questa mattina i Nas di Firenze hanno perquisito la sua abitazione ad Arezzo. Secondo l’accusa, quando lavorava al Cardarelli di Napoli, dove è rimasto fino al 2010 per poi trasferirsi ad Arezzo, avrebbe sottratto i ferri chirurgici in dotazione alla struttura pubblica e li avrebbe utilizzati per eseguire operazioni presso la casa di Cura campana Villa il Sole.

I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata alla concussione, abuso d’ufficio, falso e truffa in danno alla pubblica amministrazione. Il complesso meccanismo della truffa ai danni dell’Asl, in riferimento allo svolgimento dell’attività in regime di intramoenia, è illustrato nell’ordinanza emessa dal gip Ludovica Mancini, che ha accolto le richieste di misura cautelare avanzate dai pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock.

Dalle indagini è emerso, tra l’altro, che venivano presentate alla Asl Napoli 2 false dichiarazioni sulle prestazioni rese in intramoenia nelle quali si autocertificava il numero degli interventi compiuti, includendone alcuni svolti da altri medici. In alcuni casi i medici che si erano attribuiti gli interventi erano addirittura in ferie o in servizio presso altre strutture. In tal modo percepivano dalla Asl compensi non dovuti.

Gli inquirenti hanno accertato inoltre che nella casa di cura Villa del Sole venivano eseguiti interventi di chirurgia estetica, non rimborsabili dal servizio sanitario nazionale,  che erano invece fatti passare per interventi rientranti nei cosiddetti livelli essenziali di assistenza (LEA). Nel capo di imputazione risulta che sono 83 gli interventi estetici rimborsati indebitamente.

L’inchiesta nasce da controlli della Guardia di Finanza sulle prestazioni sanitarie in regime di intramoenia. Successivamente gli inquirenti hanno delegato ai carabinieri del Nucleo anti-sofisticazioni e sanità la parte dell’indagine relativa ai ricoveri e agli interventi chirurgici. I carabinieri hanno quindi accertato che i pazienti per essere operati nella struttura privata pagavano anche diverse migliaia di euro a fronte di interventi che potevano essere eseguiti a carico del Servizio sanitario nazionale. Il fratello del primario, Gabriele, lavora al policlinico universitario di Napoli. L’amministratore della casa di cura è Marco Von Arx.

La seconda divisione di ortopedia dell’ospedale Cardarelli di Napoli, al centro di blitz dei Nas, era stata trasformata in un ”vero e proprio centro di reclutamento di pazienti gestito dal primario prof. Paolo Iannelli”, pazienti che venivano dirottati alla casa di cura Villa del Sole, di proprietà, tra l’altro, dello stesso Iannelli. Lo scrivono i pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock nella richiesta di applicazione delle misure cautelari eseguite.

I pm spiegano che Iannelli ”dopo aver prospettato speciosamente (e sistematicamente) ai degenti tempi lunghi di attesa per poter essere sottoposti alle cure e soprattutto agli interventi necessari, induce gli stessi a trasferirsi presso la casa di cura Villa del Sole, struttura non a caso di proprietà, tra l’altro, del prof. Paolo Iannelli, approfittando delle loro condizioni fisiche precarie, del loro stato di soggezione e di diminuita capacità di discernimento, così sfruttando ai fini di lucro la sua condizione di preminenza ed altresì costringendo persone deboli a lui affidate per la professione svolta a prendere decisioni che altrimenti non avrebbero preso”.

Agli arresti domiciliari si trovano Gabriele Iannelli e Marco Von Arx, mentre il divieto di dimora nel comune di Napoli è stato applicato nei confronti di Umberto Bocchetti, Mario Chiantera, ortopedico del Cardarelli, e Giuseppe Trotta, anch’egli dirigente medico della Divisione di ortopedia dello stesso ospedale.

L’obbligo di presentazione è stato disposto per Gennaro Devoto, ortopedico dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, Vincenzo D’Aniello, anch’egli ortopedico a Pozzuoli, a un ex dirigente medico dell’Asl Napoli 2 presso il distretto di Bacoli attualmente in pensione; Ettore Dell’Anna, otorinolaringoiatra dell’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, Clara Belluomo Anello, dirigente del reparto di terapia intensiva del Primo Policlinico di Napoli, Michele Chiariello, medico anestesista presso Villa del Sole e Luigi Angrisani, direttore dell’Unita’ operativa di chirurgia dell’ospedale San Giovanni Bosco.