UberPop, Tribunale di Milano la blocca in tutta Italia. Vincono i tassisti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Maggio 2015 - 12:16 OLTRE 6 MESI FA
UberPop, Tribunale di Milano la blocca in tutta Italia. Vincono i tassisti

UberPop, Tribunale di Milano la blocca in tutta Italia. Vincono i tassisti

MILANO – Per ora la spuntano i tassisti: il Tribunale di Milano ha disposto il blocco di ‘Uber-pop‘, uno dei servizi messi a disposizione dalla app Uber, su tutto il territorio nazionale con inibizione dalla prestazione del servizio. E’ stato dunque accolto il ricorso presentato dalle associazioni di categoria dei tassisti per “concorrenza sleale”.

UberPop è il sistema che permette a chiunque di registrarsi come autista con Uber e utilizzare un veicolo privato per il trasporto di persone registrate a Uber. Si tratta quindi di un servizio simile a quelli di car pooling che permettono a chi sta per mettersi in viaggio con la propria macchina di cercare qualcuno con cui condividere le spese di trasporto. Uber, oltre a mettere a disposizione il servizio ora bloccato si occupa della mediazione tra cliente e autista, del pagamento e del controllo qualità del servizio.

Contro Uberpop nelle scorse settimane, infatti, le organizzazioni sindacali e di categoria, locali e nazionali, dei tassisti e dei radiotaxi, assistite da un team legale composto dagli avvocati Marco Giustiniani, Nico Moravia, Giovanni Gigliotti e Alessandro Fabbi, avevano presentato un ricorso cautelare ed urgente per chiedere l’oscuramento della ‘app’.

La tesi dei tassisti, accolta dal tribunale di Milano, è che Uber così  permette a chiunque di fare il tassista senza licenza. Oggi  26 maggio il giudice della sezione specializzata imprese del Tribunale di Milano, Claudio Marangoni, con un’ordinanza ha accolto il ricorso, accertando, da quanto si è saputo, la “concorrenza sleale” del servizio del gruppo Uber. Il giudice con un provvedimento cautelare ha disposto il blocco di Uber-Pop e l’inibitoria della prestazione del servizio su tutto il territorio nazionale. Nel suo provvedimento il magistrato ha chiarito che Uber avrà 15 giorni di tempo per adeguarsi all’inibitoria disposta, altrimenti scatteranno delle penali. Contro il provvedimento cautelare, in ogni caso, c’è la possibilità da parte di Uber di fare ricorso.

Ricorso che Uber annuncia subito. “Ora faremo appello per evitare che centinaia di migliaia di cittadini italiani siano privati di una soluzione sicura, affidabile e economica per muoversi nelle loro città”. Lo dichiara Zac De Kievit, Legal Director Uber Europa dopo l’ordinanza del Tribunale Civile di Milano che ha disposto il blocco dei servizi ‘Uber-pop’