Udine. Ucciso la compagna e abbandonò il corpo: 17 anni a Gianni Lirussi

Pubblicato il 20 Marzo 2012 - 16:34| Aggiornato il 22 Marzo 2012 OLTRE 6 MESI FA

UDINE – Il Gup del tribunale di Udine, Paolo Milocco, ha condannato oggi a 17 anni di reclusione Gianni Lirussi, 65 anni, assicuratore in pensione, per l’omicidio della compagna, Eufemia Rossi, (56) trovata morta il 2 aprile 2010 con il cranio sfondato lungo il canale Cavrato a Cesarolo di San Michele al Tagliamento (Venezia).

Contestandogli l’omicidio volontario aggravato dai futili motivi e l’occultamento di cadavere, il pm Maria Caterina Pace ne aveva chiesto la condanna all’ergastolo, diminuita per il rito abbreviato a 30 anni di reclusione. L’avvocato difensore Daniela Lizzi aveva invece invocato l’omicidio preterintenzionale, la riduzione della capacita’ di intendere e volere e l’esclusione dell’aggravante dei futili motivi.

Il gup, nell’escludere l’aggravante, ha condannato l’imputato a 16 anni per l’omicidio e uno per l’occultamento di cadavere. Il giudice ha anche riconosciuto il risarcimento danni alle due parti civili costituite, 100 mila euro alla madre e 40 mila alla sorella della vittima, che avevano chiesto 500 mila euro di danni ciascuna.

La donna era stata trovata riversa sull’argine di cemento di un canale scolmatore. Lirussi, fermato poche ore dopo e in seguito aveva ammesso di aver ucciso la convivente al termine di un litigio, nel garage della sua abitazione, quindi di averne abbandonato il corpo nel veneziano.