Vezzano, volontaria aggredita da un suo assistito a colpi di coltello: caccia all’uomo in Trentino

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Giugno 2021 - 10:46 OLTRE 6 MESI FA
Vezzano, volontaria aggredita da un suo assistito a colpi di coltello: caccia all'uomo in Trentino

Vezzano, volontaria aggredita da un suo assistito a colpi di coltello: caccia all’uomo in Trentino FOTO ARCHIVIO ANSA

Una volontaria Luciana Rigotti presso la chiesa di Ranzo a Vezzano, in Trentino, è stata aggredita a colpi di coltello da uno dei suoi assistiti. I carabinieri stanno cercando un uomo ritenuto responsabile dell’aggressione ad una donna trovata ferita accanto alla sua auto in località Vezzano.

La donna, 65 anni, volontaria presso la chiesa di Ranzo, frazione di Vallelaghi, stava accompagnando con la sua auto a Trento una delle persone di cui si prendeva cura. Ma dopo circa un chilometro l’uomo l’ha ferita con un’arma da taglio poi è sceso dall’auto e si è dato alla fuga.

Volontaria aggredita, la caccia all’uomo

Davanti alla porta sbarrata della canonica sono state trovate la giacca e le valigie dell’uomo, che però non è ancora stato rintracciato. I carabinieri, con l’elicottero, i droni ed il supporto dei vigili del fuoco volontari della Valle dei Laghi, stanno perlustrando la zona in cerca dell’aggressore. La donna non sarebbe in pericolo di vita.

L’uomo ricercato è un quarantenne straniero. L’uomo, da molti anni in Trentino, partecipa ad un progetto della Caritas diocesana per l’inserimento lavorativo e la riabilitazione. Secondo quanto si apprende l’uomo era nella frazione di Ranzo dallo scorso 3 giugno, perché lavorava nell’azienda agricola di Ferruccio Margoni a Vezzano, paese poco distante, ed era seguito dai volontari della Caritas. Intanto la volontaria ferita, trasportata con l’elicottero in ospedale in codice rosso, ha ricevuto le medicazioni per le ferite.

La storia di Luciana Rigotti

“Luciana è da anni una stretta collaboratrice della parrocchia. E’ attiva con il gruppo della Caritas diocesana di Ranzo. L’uomo, che non stava bene da qualche giorno – ha detto all’ANSA il parroco della diocesi Altogarda e Valle dei Laghi, Paolo Devigili – aveva legami diretti con la Caritas. Era la prima volta che ospitavamo una persona in un progetto di inserimento lavorativo nell’oratorio di Ranzo, solitamente destinato a d accogliere i pellegrini lungo il cammino di San Vili”.