Yara Gambirasio: la lettera anonima non porta a nulla, resta il mistero

Pubblicato il 9 Gennaio 2011 - 19:21 OLTRE 6 MESI FA

Niente nuovi controlli nel cantiere di Mapello, già ispezionato in tutti i modi in passato e che una lettera anonima arrivata sabato indicava come il luogo dove trovare Yara Gambirasio, sparita 44 giorni fa. Da un mese e mezzo le ricerche della tredicenne scomparsa il 26 novembre scorso da Brembate Sopra (Bergamo), proseguono incessantemente, ma senza risultati. Le squadre di forze dell’ordine e volontari hanno lavorato anche domenica, nonostante la pioggia, all’indomani della lettera anonima recapitata alla redazione de L’Eco di Bergamo.

Solo una delle tante che arrivano ogni giorno anche in caserma, in Questura e alla famiglia, hanno fatto sapere gli inquirenti, che neppure oggi sono tornati nel cantiere di Mapello, citato nel messaggio anonimo come possibile nascondiglio del corpo di Yara, poichè già perlustrato a fondo nelle scorse settimane dai carabinieri. Domenica mattina il questore di Bergamo, Vincenzo Ricciardi, è tornato in via Rampinelli a fare visita ai genitori di Yara; un rituale che si ripete ormai con frequenza fin dai giorni immediatamente successivi alla scomparsa della ragazzina.

Le squadre della polizia hanno cercato nei boschi attorno a Sorisole (Bergamo), mentre carabinieri e volontari dell’Ana sono andati ad Ambivere (Bergamo) e ad Adrara San Martino (Bergamo), nella zona del santuario del castello. Da tempo, ormai, le ricerche vengono effettuate in prevalenza sulle tante segnalazioni che arrivano dai cittadini. A queste si aggiungono le innumerevoli lettere anonime, come quella recapitata ieri al giornale, e le centinaia di segnalazioni dei medium che sostengono di sapere che fine ha fatto la piccola Yara. Gli investigatori non lasciano nulla di intentato, ma finora l’indagine non avanza. Forse qualche indicazione potrà arrivare dai riscontri dei tabulati telefonici, attesi in settimana.

Nel frattempo, anche domenica mattina Yara Gambirasio è stata ricordata nelle messe celebrate a Brembate Sopra, dove ormai i quaderni messi a disposizione dei fedeli traboccano di messaggi destinati alla ragazzina scomparsa. Le ricerche riprenderanno anche domani; presto in un incontro in prefettura, forze dell’ ordine e volontari si ritroveranno per fare il punto della situazione, e in particolare sull’ andamento delle ricerche, a un mese e mezzo dalla scomparsa.

Intanto non mancano le polemiche giornalistiche sulla vicenda. Secondo alcuni quotidiani, l’intervista realizzata da ‘Quarto Grado’ al padre di una bambina di Brembate di Sopra sfuggita al tentativo di rapimento il giorno prima della scomparsa di Yara, non sarebbe autentica, ma realizzata con ”un finto papà”. I curatori della trasmissione, tuttavia, ne ribadiscono l’autenticità, precisando che l’intervista ”è stata mandata in onda con voce volutamente contraffatta per proteggere l’anonimato della persona stessa”.