“Amanda Knox è innocente, a uccidere Meredith è stato mio fratello”

Pubblicato il 9 Giugno 2010 - 17:22 OLTRE 6 MESI FA

Amanda Knox

La rivelazione di un collaboratore di mafia, riportata dal Daily Mail, scagionerebbe Amanda Knox dall’accusa di omicidio.

Luciano Aviello, 41 anni, avrebbe raccontato alla squadra di legali di Amanda che ad uccidere Meredith Kercher sarebbe stato suo fratello Antonio. Le affermazioni di Aviello, criminale al servizio della mafia per 17 anni, ha anche detto di aver nascosto lui stesso l’arma del delitto e le chiavi della casa in cui Meredith è stata uccisa.

La studentessa britannica ventunenne fu trovata sgozzata nel novembre del 2007 nella camera da letto dell’appartamento di Perugia che condivideva con l’americana Knox.

Per quel delitto Amanda e il suo fidanzato di allora Raffaele Sollecito sono stati condannati rispettivamente a 26 e 25 anni di carcere.

Ma le cose adesso sembrerebbero prendere un’altra piega, dopo le rivelazioni di Aviello, che già durante il processo, lo scorso anno, avrebbe scritto alla corte ben tre volte, ma non venne mai ascoltato.

I legali di Amanda Knox Carlo Dalla Vedova e Luciano Ghirga hanno incontrato il collaboratore di giustizia lo scorso mese nel carcere di Ivrea, vicino a Torino, e avrebbero registrato le sue affermazioni, che hanno incluso nella loro richiesta di appello.

Aviello insiste che Knox, Sollecito e l’ivoriano Rudy Guede sono tutti innocenti.

“So perché mio fratello mi ha confessato di aver ucciso Meredith, avrebbe detto Aviello, e mi ha chiesto di nascondere il coltello e le chiavi. Sono felice di poter confermare tutto il tribunale”.

Il legale di Rudy Guede, però, l’avvocato Walter Biscotti, ha detto al sito Affaritaliani di non ritenere credibili le parole del pentito: «Sono frasi prive di fondamento. Non mi voglio illudere e non voglio far illudere nessuno. Le lettere scritte da Aviello erano già a disposizione negli atti».