Libia, Maroni: “In caso di esodo di massa pronto un piano B”

Pubblicato il 3 Marzo 2011 - 13:28 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Maroni

ROMA – L’Italia ha pronto un “piano B” per gestire l’eventuale esodo di massa dal Nord Africa, a seguito della crisi libica. Ad annunciarlo è il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri.

“Abbiamo predisposto anche un “piano B” – ha spiegato il titolare del Viminale – perché, se dovesse prendere avvio la fuga di massa, noi siamo pronti a gestire la prima accoglienza”.

Maroni ha poi sottolineato che “oggi daremo il via alla realizzazione del villaggio di solidarietà di Mineo e accompagneremo questa misura per i richiedenti asilo con un patto territoriale per la sicurezza con i Comuni che insistono sul territorio. Questa – ha aggiunto – è un’altra best practice dell’Italia per l’accoglienza e la gestione dei profughi e dei richiedenti asilo”.

Il ministro ha spiegato che è stato dato mandato ai prefetti di tutta Italia di compiere delle ricognizioni sui territori e ha sottolineato come questa iniziativa faccia parte del “piano B, qualora dovesse prendere avvio il flusso di immigrati per il quale siamo pronti a garantire l’assorbimento di questo impatto”.

Il ministro ha anche precisato che l’Italia è “disponibile” a fornire “mezzi e personale” di polizia per un “maggiore controllo dei porti” della Tunisia da cui partono gli immigrati diretti in Europa. Si tratterebbe – ha precisato – di un intervento d’intesa con le autorità di Tunisi, che avrebbe “come conseguenza” quella di “aumentare gli effetti sulla sicurezza, per prevenire l’esodo in massa verso l’Europa”.

Sempre oggi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per mercoledì 9 marzo 2011, alle ore 10.30.

All’ordine del giorno della riunione, un aggiornamento del quadro di situazione internazionale, con particolare riferimento ai recenti eventi in Nord Africa e Medio Oriente ed alle aree di crisi ove operano i nostri contingenti militari, all’attuazione della strategia di transizione in Afghanistan, all’evoluzione della minaccia terroristica internazionale e della pirateria e agli esiti del Vertice di Lisbona. Lo rende noto un comunicato del Quirinale.