Baby pensionati, i lettori di Blitz si dividono: “Vergogna”, “Io lo sono, che male c’è?”

Pubblicato il 22 Agosto 2011 - 17:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un semplice calcolo su quante pensioni lo Stato eroghi a lavoratori sotto i 50 anni, ha scatenato su Blitz Quotidiano un profluvio di commenti: positivi, negativi, concilianti, sprezzanti ecc…In piccolo la nostra testata non fa altro che riprodurre una discussione senza fine nei luoghi di lavoro, tra la gente, nelle famiglie. L’affannosa ricerca di risorse che il governo sta conducendo per avviare il pareggio di bilancio e scongiurare la bancarotta dello Stato, coinvolge tutti.

In questi giorni ogni singolo cittadino è costretto, con il cuore in gola, a leggere il giornale per capire, spulciando ogni nota, ogni possibile codicillo nascosto, se e quanto dovrà versare di tasca sua per ripianare i debiti dello Stato. Ed eventualmente rinunciare a diritti che considera, giustamente, acquisiti.

Stiamo parlando di persone, è bene sottolinearlo, che anche quando godono di trattamenti pensionistici ritenuti privilegiati, non hanno rubato nulla e si sono limitate ad usufruire di un beneficio elargito dai suoi governanti. Come farebbero tutte le persone di buon senso, senza ipocrisie.

Il punto importante è certamente la grande voglia di discutere, senza nascondere astio e risentimenti, in fondo di soldi si parla. Massimo Gramellini sulla Stampa faceva notare come la crisi finanziaria  si sia incaricata di elevare il dibattito pubblico verso temi seri, stringenti, relegando le questioni di gossip politico, di lettoni di Putin o appartamenti a Montecarlo nel posto che meritano, cioè al massimo su Chi o Novella 2000. Le macchine del fango, nei periodi di vacche magre, si inceppano.

Gli spunti offerti dai tanti lettori di Blitz che hanno voluto partecipare al dibattito sono tutti illuminanti. Emerge una pressoché totale unanimità nel giudicare inadeguata, quando non indegna, la classe politica nel suo complesso. Presente e passata. Perché nei giudizi non c’è discontinuità tra vecchio e nuovo. Con quale faccia ci chiede sacrifici la Casta dei privilegi? C’è chi invoca le patrie galere.

E chi non dimentica che anche la moglie di Bossi è una baby-pensionata. Chi tocca le pensioni di anzianità, anche  confortato dall’argomento inoppugnabile della disparità di trattamento concesso ai baby-pensionati, rischia di rimanere scottato. Casini non fa eccezione. E a lui viene associata la Chiesa, che predica rigore ed equanimità nei tagli ma non rinuncia ai suoi privilegi fiscali.

Molto interessante è il punto di vista di un lettore che si dichiara baby-pensionato e non se ne vergogna affatto. D’altra parte una persona che comincia a lavorare a 12 anni (anzi a sei per la precisione contano anche il lavoro in nero nel piccolo esercizio familiare) a 50 anni il suo l’ha fatto abbondantemente e ha buon gioco a rivendicarlo. Piuttosto è interessante la sua proposta: pensione (potremmo dire reddito minimo garantito) per tutti, indistintamente da 0 a 30 anni ed estensione, sempre totale, di benefici e privilegi. Poi basta, ognuno si arrangi. Siamo sicuri che in un futuro nemmeno tanto prossimo non ci saranno più neonati-pensionati che vecchietti precari a vita, almeno finché vorrà il cielo?

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