Il bollettino di Bankitalia: italiani indebitati e mutui sempre più cari

Pubblicato il 9 Marzo 2011 - 11:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La crisi spinge gli italiani a ridurre i risparmi e a indebitarsi per affrontare spese come l’acquisto di una casa: insomma, le famiglie hanno meno soldi sul conto corrente e, allo stesso tempo, ricorrono sempre più ai mutui e al credito al consumo.

E la stessa dinamica si registra per le imprese. Secondo i calcoli della Banca d’Italia, riportati nel supplemento al bollettino statistico ‘Moneta e banche’, infatti, a gennaio 2011 i prestiti bancari alle famiglie sono saliti del 5% su base annua, mantenendo la stessa velocità di crescita segnata negli ultimi mesi, e quelli alle aziende del 4,8%, in accelerazione su dicembre (quando avevano segnato un +3,6%).

Intanto i depositi per l’intero settore privato sono calati dell’1,7% rispetto a 12 mesi prima, una discesa che prosegue da novembre con un ritmo che diventa sempre più accentuato.

Il cambiamento degli italiani, meno formiche e più cicale, si ripercuote sulle sofferenze, che aumentano del 30% (dato non corretto per le cartolarizzazioni), quasi invariato rispetto a dicembre.

Il rialzo dell’ammontare dei prestiti risente, infatti, spiega via Nazionale, del riconoscimento nei bilanci, dal giugno del 2010, di larga parte dei prestiti ”che erano stati precedentemente cancellati a causa di operazioni di cartolarizzazione. Ne discende, a partire da quella data, una distorsione verso l’alto nella dinamica dei prestiti e di altri aggregati”.

A pesare sulla crescita sono proprio i mutui e il credito al consumo, che, però, con l’inizio del 2011 diventano più cari, almeno per le famiglie. A gennaio i tassi d’interesse sui mutui sono aumentati al 3,36% dal 3,18% di dicembre. Si tratta del dato più alto dall’agosto del 2009, mentre quelli sul credito al consumo sono saliti all’8,78% dall’8,33%.

Va meglio, invece, per le società non finanziarie: i tassi sui nuovi finanziamenti alle imprese, sempre a gennaio, sono diminuiti di dieci punti base, al 2,69%, un calo guidato dai tassi sui prestiti d’importo superiore a un milione di euro. Inoltre, Palazzo Koch registra una lieve riduzione anche per gli interessi riconosciuti sui conti correnti (allo 0,35% dallo 0,36%), stessa dinamica per i tassi passivi sui depositi (0,69% contro 0,70% del mese prima).