Bce: “Spread di Italia e Spagna riflettono le attese sulla crescita Ue”

Pubblicato il 12 Aprile 2012 - 10:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’aumento degli spread di Italia e Spagna nelle ultime settimane ”si e’ verificato sullo sfondo di una riconsiderazione delle prospettive per la crescita nell’area dell’euro”. Lo scrive la Bce nel suo bollettino mensile, notando ”che nel complesso la fiducia dei mercati obbligazionari non ha recuperato completamente”.

”Le condizioni nei mercati del lavoro dell’area dell’euro continuano a deteriorarsi” e ”le indagini congiunturali anticipano un ulteriore peggioramento nel breve termine”, ha aggiunto la Bce nel suo bollettino mensile. Ora ci si aspetta una ripresa ”graduale” e ”moderata” dell’economia dell’Eurozona nel corso del 2012, ma ”con rischi al ribasso che riguardano in particolare il rinnovato intensificarsi delle tensioni nei mercati del debito”.

La Banca centrale europea si aspetta inoltre tassi d’inflazione nell’area euro sopra il 2% nel 2012, con ”il prevalere di rischi al rialzo” e un rallentamento al di sotto di tale soglia atteso solo nel 2013. L’Italia, ma anche la Francia, il Belgio, la Grecia, l’Olanda, il Portogallo e la Spagna, presentano per il 2012 un fabbisogno di rifinanziamento pubblico ”particolarmente rilevante” e superiore al 20% del Pil. Lo rileva la Bce valutando le vulnerabilita’ ”a un clima di fiducia negativo e a effetti di propagazione avversi”.

Nel bollettino la Bce avverte che ”molti Paesi dell’area euro sottoposti a tensioni di bilancio avranno bisogno di conseguire e mantenere a lungo avanzi primari pari, o superiori, al 4% del Pil”. Inoltre – scrive l’Eurotower – ”dovranno essere rigorosamente rispettati gli accordi raggiunti in seguito alle riunioni del Consiglio europeo” che prevedono l’istituzione del patto di bilancio, o ‘fiscal compact’, e di un freno al debito.  A livello nazionale, secondo la Bce i Paesi devono ”onorare appieno gli impegni assunti nel quadro del Patto di stabilita’ e affrontare con determinazione i punti di debolezza in termini di competitivita”’.

La Bce nota che nel quarto trimestre 2011 l’occupazione e’ diminuita dello 0,2% sul periodo prevedente, dopo il calo di pari misura nel terzo trimestre. Il tasso di disoccupazione, che e’ andato aumentando sin dall’aprile 2011, si e’ collocato al 10,8% nel febbraio 2012.  ”Agli inizi del 2012 – prosegue il bollettino – i dati delle indagini confermano una stabilizzazione dell’attivita’ economica su bassi livelli. E’ attesa una ripresa graduale dell’economia dell’area euro nel corso dell’anno”, tuttavia ”le prduranti tensioni nei mercati del debito sovrano e il loro impatto sulle condizioni creditizie, nonche’ il processo di risanamento dei bilancio nel settore finanziario e in quello non finanziario e l’elevata disoccupazione in alcuni Paesi dell’area dovrebbero continuare a frenare la dinamica di fondo della crescita”.