Crisi Grecia, il commissario Rehn: “Intervento in due tempi”

Pubblicato il 16 Giugno 2011 - 12:58 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES – Per il salvataggio della Grecia ci sarà un intervento in due tempi: domenica prossima bisognerà dare il via libera alla tranche da 12 miliardi, l’11 luglio decidere sulla partecipazione dei privati al secondo intervento d’aiuto: lo ha detto il commissario Ue Olli Rehn lanciando un appello ai 27 ”per superare le attuali divisioni”.

La Grecia sta affrontando ”un momento serissimo” ed è necessario ”che tutte le forze politiche greche si assumano le loro responsabilità e stabilizzino la situazione”, ha detto nell’intervista alla Bloomberg il commissario agli affari economici e monetari dell’Ue Olli Rehn che ha stigmatizzato il fallimento degli sforzi per la costituzione di un governo di unità nazionale ad Atene.

”Appoggiamo una ipotesi simile – ha aggiunto – e come è stato possibile in Irlanda e Portogallo, è difficile vedere che questo non possa essere realizzato anche in Grecia dove ci sono difficoltà maggiori”. Rehn si è comunque detto fiducioso che la Grecia riceva a luglio la prossima tranche di aiuti. ”Ho avuto rassicurazioni in tal senso – ha spiegato – dall’Fmi”.

”Sono fiducioso, domenica prossima l’Eurogruppo sarà in grado di decidere l’erogazione alla Grecia, all’inizio di luglio, della quinta tranche del prestito” Ue-Fmi da 12 miliardi di euro. Lo ha detto il commissario Ue per gli affari economici e monetario Olli Rehn. Il commissario ha poi aggiunto di ”credere” nella possibilità che venga conclusa, d’accordo con il Fmi, la revisione attualmente in corso sull’applicazione del programma greco di risanamento e riforme.

Rehn è persona ”responsabile e seria”, ha poi osservato il suo portavoce, Amadeu Alatafaj rispondendo alle domande dei giornalisti. ”Se espime fiducia è perché’ ha contatti con l’Eurogruppo e il Fmi, con i quali c’è una concertazione molto stretta”. Per Arataj, ”non c’è dubbio sul finanziamento  della Grecia fino a settembre”.

Il commissario Rehn continuerà ad esercitare pressione sulle forze politiche greche affinché ”prevalga il senso di forte responsabilità nazionale’, ha aggiunto Altafaj, dando conto del ”rammarico” del commissario per il mancato accordo politico ieri in Grecia.

”La comunità internazionale è mobilitata per sostenere il popolo e lo Stato greci, ma appartiene alle forze politiche greche prendere la piena responsabilità sul programma”, ha detto il portavoce. ”Ciò è stato possibile in Irlanda e in Portogallo, dove ci sono state alternanze al potere, ma mantenimento degli impegni assunti in precedenza. Non si capisce perchè non sia possibile farlo in Grecia, dove la situazione è molto più difficile”.  ”E’ chiaro che abbiamo bisogno di un’approvazione del programma da parte del Parlamento greco entro la fine del mese”, ha ribadito più volte Altafaj, che non ha voluto fare speculazioni sullo scenario di una mancata approvazione.