Enel perfeziona la cessione delle società in Perù per 1,3 miliardi di dollari

di redazione economia
Pubblicato il 10 Maggio 2024 - 10:47
enel perù

foto ANSA

Enel Perú, controllata da Enel tramite la società quotata cilena Enel Américas, ha perfezionato la cessione della totalità delle partecipazioni detenute nelle società di generazione elettrica Enel Generación Perú e Compañía Energética Veracruz a Niagara Energy. Lo rende noto il gruppo energetico precisando che il corrispettivo totale è pari a circa 1,3 miliardi di dollari Usa (circa 1,2 miliardi di euro). L’enterprise value complessivo, riferito al 100% degli asset ceduti, ammonta a circa 2,1 miliardi di dollari Usa (circa 2 miliardi di euro).

L’operazione, spiega Enel in una nota, ha generato una riduzione dell’indebitamento netto consolidato del Gruppo di circa 1,2 miliardi di euro nel 2024, che si sommano ai circa 400 milioni riconosciuti nel 2023, principalmente per effetto della riclassificazione come “possedute per la vendita” delle attività e passività relative agli asset di generazione in Perù.
Analogamente, l’operazione ha generato un impatto positivo sull’utile netto del Gruppo reported nel 2024 di circa 7 milioni, mentre non ha alcun impatto sui risultati economici ordinari del Gruppo. “La cessione, prevista nel Piano strategico 2024-2026 – spiega ancora Enel – è in linea con l’obiettivo di garantire al Gruppo una struttura finanziaria solida e sostenibile e di aumentare la quota di capitale investito nelle aree geografiche dove il Gruppo ha focalizzato il proprio Piano strategico”.

L’operazione è stata realizzata dopo il verificarsi delle condizioni sospensive previste nell’accordo di compravendita, annunciato il 22 novembre 2023, tra cui l’approvazione da parte della competente autorità in materia di concorrenza in Perù. Più in dettaglio, Enel Perú ha ceduto a Niagara Energy, società peruviana controllata dal fondo di investimento globale Actis, le partecipazioni detenute nel capitale sociale di Enel Generación Perú (pari a circa l’86,95%), nell’ambito di un’offerta pubblica di acquisto totalitaria lanciata da Niagara Energy, nel capitale sociale di Compañía Energética Veracruz (pari al 100%).