Tra campeggi e vacanze a luglio: le ferie degli italiani in cerca di risparmio

Pubblicato il 24 Luglio 2010 - 16:15 OLTRE 6 MESI FA

Gli italiani hanno voglia di vacanze e di mare, ma per non rinunciare al risparmio da quest’anno sempre di più scelgono di fare le ferie a luglio e in campeggio. Lo sostiene lo studio di Unioncamere Isnart per l’Osservatorio nazionale del turismo, secondo il quale le destinazioni balneari sono in testa per l’estate ma si attenua il picco di agosto: il 62,4% delle camere sono state prenotate per il mese di luglio, il 65% per agosto ed il 36,5% per settembre.

Dati che preludono ad una stagione che sembra orientarsi per una maggiore tendenza alla scelta dei mesi di luglio e di settembre rispetto ad agosto, mese per il quale ogni anno si registrano prenotazioni più alte rispetto al resto della stagione ma che, invece, quest’anno si allineano al mese di luglio.

Bene anche le destinazioni vicino ai laghi, che realizzano il 57,6% di prenotazioni per luglio, il 59,4% per agosto, ed il 32,9% per settembre. Segue la montagna con il 48% di camere prenotate per luglio, il 56,9% per agosto ed il 29,5% per settembre. Sud e isole le mete più prenotate di agosto (61%); a luglio sono le destinazioni del nord est (56,9%) le più gettonate; il centro supera le altre zone nelle prenotazioni di settembre (37,9%).

Rispetto alle prenotazioni registrate nello stesso periodo del 2009, però, le località del nord est indicano una diminuzione su agosto (-2,9%) e settembre (-4,1%), come seppur con cali più contenuti nel nord ovest (-1,5% e -0,9%).

Tra le regioni, le maggiori difficoltà di recupero si evidenziano in Val d’Aosta, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, e Calabria, mentre le quote maggiori di prenotazioni sono in Sardegna ed in Trentino. Tra le strutture ricettive è il comparto extralberghiero quello che ha la quota più elevata di prenotazioni e, tra tutti, il camping quello che recupera più smalto con una variazione, rispetto all’anno scorso, del +11,2% a luglio, 6,5% ad agosto e 7,1% a settembre.

Non se la passano bene, invece, i villaggi: la viariazione 2010-2009 è del -4.3% a luglio e -12.6% ad agosto e va ancora peggio alle case per ferie (-5.6% a luglio e -24.7% ad agosto con un recupero però a settembre +12,2%) e agli ostelli per la gioventù che registrano il -13.5% e il -13,1% ad agosto (meglio a settembre con il +4.5%).

Stabile la tendenza per l’agriturismo. Sono costanti con il 2009 invece le quote di prenotazioni rilevate per il comparto alberghiero che ottiene il 51,6% per luglio, il 52,7% per agosto ed il 34,5% per settembre (+3,1% luglio, +3,6% agosto, +2,2% settembre), con un recupero di prenotazioni nei 4 stelle.

Quanto ai prezzi, se nel primo trimestre 2010 i prezzi medi applicati per una camera doppia negli hotel indicavano un calo del -2,8% (che già seguiva ad una diminuzione media annua del -8,8% nel 2009) nel secondo trimestre gli operatori alberghieri stanno, seppur moderatamente, riallineando i prezzi (+5,2%) per recuperare le perdite di fatturato, grazie a politiche combinate di pricing e di contenimento dei costi, rimanendo ancora distanti dai prezzi praticati nel 2008.

“Vacanze alla ricerca dell’offerta migliore, sembra la parola d’ordine dei turisti per questa estate – sottolinea Ferruccio Dardanello presidente Unioncamere – le imprese ricettive hanno risposto abbassando i prezzi fin dal 2009 e anche quest’anno li hanno mantenuti a livelli inferiori a quelli del 2008. Si spera in un recupero nel mese di agosto fondamentale per non mettere in difficoltà molte imprese ricettive stagionali i cui bilanci dipendono proprio dall’estate”.