L’Europa indaga: “Conti correnti italiani troppo cari”. L’Abi: “Dati errati”

Pubblicato il 17 Dicembre 2010 - 10:23 OLTRE 6 MESI FA

Nuovo attacco della Commissione Europea contro i costi eccessivi dei conti correnti in Italia, ritenuti i più cari, e le forti differenze fra i paesi membri. La Commissione Ue vuole dalle banche europee ”risposte concrete e precise” sulle cause che portano a disparità notevoli sul costo di un conto corrente tra i diversi Stati membri. ”In Italia la media è di 246 euro per anno a cliente, mentre in Olanda il costo medio è di 43 euro. Perché queste differenza?”, chiede il commissario Ue al Mercato interno Michel Barnier, annunciando l’inchiesta che i suoi servizi condurranno insieme a quelli del commissario Ue ai consumatori.

Dati che divergono molto da quelli forniti di recente dalla Banca d’Italia (un costo stabile a 114 euro medi l’anno, esclusa l’imposta di bollo di 34,2 euro) e dell’Abi (116 euro l’anno che scendono a 97 per l’uso tramite internet) che giudica così ”errate” le informazioni della Commissione. L’Abi ricorda inoltre come a offrire i prezzi più competitivi in Europa sono stati ”intermediari che hanno registrato gravi elementi di squilibrio tra attivo e passivo, compromettendone la stabilità”. Un riferimento a quei gruppi bancari in Europa che hanno dovuto far ricorso in maniera massiccia agli aiuti di Stato pena il fallimento o gravi difficoltà.

Per l’Adusbef, la Commissione ”non deve lanciare ai bankster nostrani sterili appelli a mezzo stampa che cadono nel vuoto, ma predisporre una robusta legge, che, oltre ad imporre quella trasparenza che non c’è, assieme alla tracciabilità dei costi preveda salate sanzioni per i ”furbetti” banchieri i quali, coadiuvati da Bankitalia, sono i massimi esperti nelle variazioni unilaterali dei contratti”. Anche le associazioni dei consumatori aderenti a Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori) chiedono multe e sanzioni salate.

”Noi vogliamo la trasparenza”, ha detto Barnier. ”Esigiamo risposte concrete e precise: se non le otterremo con le vie ordinarie, le esigeremo per legge”, ha aggiunto. La conclusione della valutazione della Commissione Ue sui costi dei conti correnti è attesa ”al più tardi a metà 2011”. Il costo medio annuo di un conto corrente in Italia, ha poi precisato Barnier, ”è il più caro in Europa ed è pari a circa due volte e mezzo quello medio europeo” (112 euro). Il commissario al mercato interno ha quindi osservato che se l”operazione trasparenza’ sui costi delle operazioni bancaria non porterà i risultati auspicati, la Commissione è pronta a ”intervenire per legge” sulla materia entro l’anno prossimo.