Fiat, Marchionne: “Su Pomigliano accordo subito o ce ne andiamo”

Pubblicato il 28 Maggio 2010 - 17:43 OLTRE 6 MESI FA

Sergio Marchionne

L’amministratore delegato di Fiat lancia l’ultimatum: o si trova un accordo oppure i progetti su Pomigliano dovranno essere rivisti. Si tratta di un investimento del valore di un miliardo di euro da parte della Fiat a fronte della massima flessibilità per produrre la Fiat Panda.

L’aut aut è rivolto ai sindacati. “I tempi – ha detto Marchionne – stanno diventando stretti. Il protrarsi della trattativa ha già provocato lo slittamento degli investimenti. In assenza di un accordo, si prenderanno in considerazione ipotesi alternative per la produzione della futura Panda”.

“La Fiat – spiega l’azienda in una nota – ritiene necessario che il piano venga definito con le organizzazioni sindacali che dovranno assumersi la responsabilità di garantirne la successiva realizzazione, assicurando il funzionamento degli strumenti che congiuntamente verranno adottati”.

“La sopravvivenza e il rilancio dello stabilimento dipenderanno dal livello di competitività che saprà raggiungere e mantenere nel tempo in termini di costi, qualità e rapidità di risposta al mercato. Bisogna che tutti abbiano il coraggio di operare un profondo cambiamento – dice ancora la Fiat – che superi gli schemi e i comportamenti del passato, incompatibili con le sfide future”.

“Per assicurare il futuro di Pomigliano e di tutta la struttura produttiva in Italia occorre rendere gli impianti più efficienti e  competitivi. Le nuove proposte della Fiat sono quelle minime per poter giocare un ruolo non marginale nella competizione internazionale. Il mancato allineamento ai migliori standard produttivi sarebbe molto penalizzante per lo stabilimento e ne renderebbe precario il futuro. La Fiat non può rischiare il lancio di una vettura fondamentale come la Panda producendola in un impianto non competitivo”.