Fonsai, sì Antitrust all’operazione Unipol-Premafin

Pubblicato il 20 Giugno 2012 - 18:49 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – L’Antitrust ha dato un via libera condizionato all’operazione tra Unipol e Premafin per il riassetto FonSai. Vengono imposte misure per sciogliere i legami con Mediobanca e la vendita di asset nei danni, in particolare nell’Rc Auto.

Nell’autorizzare il riassetto Fonsai l’Antitrust chiede che venga venduto il pacchetto in Mediobanca che oggi appartiene alla compagnia dei Ligresti. Nel frattempo la quota andrà depositata a un e non potrà partecipare all’assemblea o esercitare i diritti di voto. Da vendere anche tutte le quote del nascente gruppo in Generali.

L’integrazione tra Unipol e il gruppo Premafin può essere autorizzata, spiega l’Antitrust, a fronte di ”stringenti misure” in grado di sciogliere i legami con Mediobanca, che controlla Generali, principale concorrente sui mercati interessati dall’operazione, e di ridurre, attraverso la cessione di attivi, la posizione dominante altrimenti acquisita nei mercati danni (in particolare per le polizze RC Auto) a livello nazionale e, per quanto riguarda la distribuzione delle polizze, in 93 province.

Ci sono tre tipologie di misure chieste dall’Autorità, viene spiegato: cessione di attivi, superamento dei legami azionari e finanziari tra la nuova entite e Mediobanca e misure a carico di Mediobanca. Quest’ultimo punto prevede che Mediobanca ceda tutte le partecipazioni azionarie che dovesse acquisire in Unipol o Fonsai o nel gruppo nascente con la fusione, e che comunque non ne eserciti i voti per tutta la durata del possesso delle azioni. Non potrà accettare qualsiasi offerta di rimborso anticipato o cessione di quote dei contratti di finanziamento nella misura individuata da Unipol e dovrà astenersi da chiedere alle societa’ coinvolte informazioni di natura strategico commerciali che non siano strettamente necessarie a tutelare il proprio credito.

Mediobanca non potrà esercitare la facoltà di conversione dei prestiti in titoli equity, partecipare alla governance della nascente ‘grande Unipol’, neanche concorrendo alla nomina di un rappresentante in consiglio, o acquistare quote in Finsoe, Unipol o altre società del gruppo bolognese.

La quota del gruppo Fonsai in Mediobanca, spiega l’Antitrust, andrà depositata a un fiduciario gradito all’Antitrust, con un contratto di deposito vincolato. Il fiduciario quindi non potrà partecipare alle assemblee di Piazzetta Cuccia o esercitare i diritti di voto connessi. Anche prima del deposito, Fonsai e Milano si dovranno astenere dall’esercitare qualunque diritto amministrativo relativo alla governance di Mediobanca. Unipol, Fonsai e la Milano, poi dovranno attivarsi perché gli amministratori di Mediobanca nominati o comunque legati a tali società presentino le proprie dimissioni dal Cda.

Unipol dovrà ”iniziare a ridurre l’attuale debito di Unipol, Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni verso Mediobanca, azzerandolo in prospettiva”, spiega l’Antitrust. Le tre compagnie dovranno poi adottare idonee modalità affinché sia garantito che Mediobanca non acquisisca informazioni di natura strategico commerciale” che non siano strettamente necessarie a tutelare il proprio credito.

L’Antitrust chiede poi che Unipol sciolga il patto parasociale in essere tra Unicredit e Premafin su Fonsai e ”dovrà adottare le iniziative necessarie affinché gli attuali amministratori di Fondiaria Sai nominati da Unicredit presentino le proprie dimissioni dal consiglio di amministrazione di Fonsai”, cioè gli indipendenti Salvatore Militello e Roberto Cappelli e di Ranieri De Marchis.

Per Unipol viene quindi esclusa la possibilità di stipulare accordi parasociali su Fonsai con Mediobacna e Unicredit. Finsoe invece non potrà stipulare patti con Mediobanca e Unicredit su Unipol.