Grecia, dal dramma alla speranza: Merkel aiuta, Tsipras al lavoro. Ma S&P taglia rating

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Giugno 2015 - 01:09 OLTRE 6 MESI FA
Grecia, dal dramma alla speranza: Merkel aiuta, Tsipras al lavoro. Ma S&P taglia rating

Grecia, dal dramma alla speranza: Merkel aiuta, Tsipras al lavoro. Ma S&P taglia rating

ATENE – La Commissione europea ritiene che le ultime indicazioni presentate dalla Grecia “non riflettono lo stato delle discussioni che ci sono state fra il presidente Juncker e il premier Tsipras mercoledì scorso e fra il commissario Moscovici e il ministro della Finanze elleniche lunedì”. Era stata questa la dichiarazione del portavoce dell’esecutivo europeo che spiegava perché Juncker non avrebbe partecipato all’incontro fra Merkel, Hollande e Tsipras a margine del vertice Ue-America Latina e Centrale. Sembrava la dimostrazione di come il governo di Atene fosse ormai ai ferri corti anche con la Commissione europea.

Poi nel pomeriggio di mercoledì un’apertura da parte della Germania nei confronti del governo ellenico: “Ci basta solo una riforma”. Ed anche la posizione di Bruxelles verso Atene cambia: “Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha incontrato il premier greco Alexis Tsipras a margine del vertice Ue/America Latina”. E in questo clima mercoledì sera c’è stato il mini-summit tra Tsipras, Merkel e Hollande. I tre hanno concordato la necessità di “intensificare i negoziati”.

“E’ stato un incontro molto costruttivo, abbiamo deciso di intensificare il lavoro per colmare le differenze, la leadership politica europea comprende che serve una soluzione adeguata anche per ottenere crescita e coesione sociale”, ha detto il premier Alexis Tsipras al termine del mini-summit.

Ma, intanto, sempre mercoledì sera, l’agenzia Standard & Poor’s ha tagliato il rating della Grecia a CCC da CCC+. La posizione di liquidità della Grecia continua a deteriorarsi e Atene “sembra dare la priorità ad altre spese rispetto agli obblighi sul debito”, scrive S&P. “Dal nostro punto di vista senza un’inversione del pil nominale e una profonda riforma del settore pubblico, il debito della Grecia è insostenibile”, afferma ancora, sottolineando che il ritiro dei depositi dalle banche greche aumenta la possibilità che il governo imponga dei controlli di capitale.