Imu 2013, prima casa oltre 150 mq. (10 vani) e ex popolari di lusso

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Luglio 2013 - 09:59 OLTRE 6 MESI FA
Imu 2013, prima casa oltre 150 mq. (10 vani) e ex popolari di lusso

Imu 2013, prima casa oltre 150 mq. (10 vani) e ex popolari di lusso

ROMA – Imu 2013, prima casa oltre 150 mq. (10 vani) e ex popolari di lusso. Abolire l’Imu per tutti (tranne pochissimi con castelli e ville) già da quest’anno; aumentare le detrazioni fino a 500/600 euro almeno (dai 200 attuali) esentando così la maggioranza degli italiani: tra le due proposte Pdl e Pd può farsi strada l’ipotesi formulata dal ministro dell’Economia Saccomanni che estende la platea dei ricchi che oggi pagano sulla prima casa a quelle case di oltre 10 vani (150 mq.) che oggi pagano come case popolari o rustici di campagna ma che nel frattempo, senza che il catasto se ne accorgesse, sono diventate case di lusso.

E’ questo lo stato dell’arte sulla complicata partita Imu: ieri (22 luglio) un incontro interlocutorio governo-maggioranza (Brunetta Pdl, Fassina Pd e Lanzillotta Scelta Civica) ha confermato che le posizioni sono ancora distanti ma c’è intesa quantomeno sul metodo. Sull’mu si deciderà in due fasi: entro agosto verrà steso il testo per la riforma organica della tassazione sugli immobili che andrà in vigore nel 2014, subito prima bisognare trovare un correttivo per l’Imu di quest’anno scegliendo tra abolizione totale e franchigia. La prima soluzione costa 4 miliardi, l’altra circa la metà.

Un documento del Tesoro spiega La novità, sembra proprio la proposta raccolta e rilanciata da La Stampa:

L’Imu si pagherebbe indipendentemente dalla classe catastale di appartenenza quando l’immobile supera i 10 vani, almeno 150 metri quadri. Dimensioni maxi che si trovano solo in palazzine di lusso ma che spesso il nostro vecchio e logoro catasto classifica come di tipo economico se non popolare. Quelle nella categoria A2 delle più comuni abitazioni civili sarebbero quasi 700mila (il 9,7% del totale) e quelle in A3, ossia di tipo economico, altre 329mila, pari al 4,5%, dicono i dati elaborati all’impronta dalla Uil servizio politiche territoriali. Ma l’operazione non finisce qui. Nel mirino ci sarebbero anche le abitazioni, spesso costosissime, dei centri storici delle città, che sono accatastate come popolari o ultrapopolari. Il censimento per il loro reale valore di mercato lo ha già fatto l’ex agenzia del territorio ed anche loro potrebbero finire insieme alle case extra-large nella nuova classe «super A2» dove l’Imu continuerebbe a colpire le prime case e mazzolerebbe di più anche sulle seconde o terze con aliquote più alte delle attuali.(Paolo Russo, La Stampa 23 luglio)