La Lega punta alle banche: nel mirino Unicredit, Sanpaolo e le Popolari

Pubblicato il 31 Marzo 2010 - 16:56 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi e Giulio Tremonti

Scava a fondo e scava bene la “giovane talpa” leghista: punta alle banche. Negli istituti di credito di Veneto, Lombardia e Piemonte i posti che contano sono destinati sempre più a personaggi vicini al Carroccio.

In Veneto c’è Cariverona, azionista del gruppo Unicredit. L’anno prossimo scade il mandato del presidente Paolo Biasi e il suo posto potrebbe essere preso da Luigi Castelletti, attuale vicepresidente: Castelletti è considerato vicino agli ambienti leghisti, in particolare al sindaco veronese Flavio Tosi. Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit, in qualche modo ne ha preso atto: “Parleremo l’inglese e il dialetto”.

Inoltre la maggior parte dei consiglieri di Cariverona sono nominati da Tosi, dal sindaco di Legnago, Roberto Rettondini, dal presidente della Provincia di Vicenza, Attilio Schneck e dal sindaco di Feltre, Gianvittore Vaccari. Tutti rigorosamente leghisti.

Poi ci sono le banche “minori”, a cui sembra molto interessato Luca Zaia. Si dice che il neo governatore sia legato ai vertici di alcune banche locali: Gianni Zonin, numero uno della Banca Popolare di Vicenza; Vincenzo Consoli, che guida Veneto Banca; Amedeo Piva, presidente della Federazione veneta delle Banche di credito cooperativo.

In Lombardia la Lega ha “piazzato” uno dei “suoi” l’anno scorso: Massimo Ponzellini, vicino a Umberto Bossi e a Giulio Tremonti (ministro del Pdl con molte “simpatie” negli ambienti del Carroccio) è diventato il presidente della Banca Popolare di Milano. La prossima “mossa” dei leghisti sarà quella di chiedere un’ampia rappresentanza nel consiglio di amministrazione di Cariplo: la banca, tra gli azionisti di Intesa Sanpaolo, rinnoverà il cda nel 2013.

In Piemonte Fabrizio Palenzona, presidente della fondazione Crt (tra i maggiori soci di Unicredit), ha cominciato da tempo il “corteggiamento” alla Lega: 12 consiglieri su 24 sono stati scelti proprio da enti locali leghisti. E quando Palenzona si è presentato alla prima del film “Barbarossa”, si è avuta la conferma del suo avvicinamento al Carroccio.

Infine nella Compagnia di Sanpaolo, azionista di Intesa-Sanpaolo, è previsto nei prossimi mesi un “balletto” di poltrone che potrebbe favorire alcuni uomini di fiducia del centrodestra, tra cui Elsa Fornero e Fabio Pasquini. Il nuovo assetto potrebbe favorire la riconferma di Enrico Salza al vertice di Intesa Sanpaolo: Salza è in ottimi rapporti con il leghista Giancarlo Giorgetti.