Manovra, assicurazioni contro nuova tassa: “Il costo dei premi Rc auto è calato del 12%”

Pubblicato il 8 Luglio 2010 - 11:43 OLTRE 6 MESI FA

Le assicurazioni si compattano contro l’emendamento alla manovra del governo presentato ieri che prevede una tassazione del 2,75% sul totale della variazione delle riserve matematiche vita. Ossia una tassa sui soldi che le compagnie devono versare agli assicurati. ”Davvero assurdo e di totale incoerenza”, è il commento del presidente dell’Ania, l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici, Fabio Cerchiai.

E per chiedere di non “punire” le assicurazioni con questa tassa, l’Ania sfodera alcuni dati: il premio medio dell’assicurazione Rc auto in Italia è in diminuzione: in 5 anni si è ridotto dell’11,8%. E si tratta di un trend decrescente: -1,5% nel 2005, -0,8% nel 2006, -2,7% nel 2007 fino ad arrivare a -3,9% nel 2009.

Per l’indice Istat invece i prezzi rc auto nel 2009 sono aumentati in media del 2,9%, a fronte di una crescita dello 0,8% dell’indice generale dei prezzi. Nella rilevazione dell’Istat tuttavia, sostiene l’Ania, la variazione dei prezzi è calcolata su profili ‘fissi’ nel tempo. La rilevazione, perciò, non tiene conto di alcuni fattori, quali ”gli effetti dei bonus per gli assicurati che non causano sinistri (circa il 92%); gli sconti praticati alla clientela, la cui diffusione è aumentata per effetto di una concorrenza tra le imprese sempre più accesa, e per i quali non può essere fissata una misura massima; il fatto che un crescente numero di assicurati cambia ogni anno compagnia alla ricerca del prezzo più conveniente”.

Una percentuale questa, secondo alcune indagini campionarie, compresa tra il 9% e il 12% l’anno. Mancano poi gli effetti delle clausole bonus-malus. Di fatto, ”queste misure – sostiene ancora il rapporto – impongono impropriamente ‘sconti’ a determinate categorie di assicurati, in particolare ai componenti della stessa famiglia che acquistano un ulteriore veicolo e a coloro che hanno causato un sinistro in concorso di colpa, ma non ne sono i responsabili principali”.

Mentre cala il costo del premio Rc auto, è in aumento dell’0,5%, secondo l’Ania, il costo medio dei sinistri vicino ai 4mila euro; non muta invece nel 2009 la frequenza degli incidenti, uguale al 2008. Complessivamente nel 2009 il costo dei sinistri di competenza è stato pari a 14,9 miliardi, l’1% in più rispetto al 2008.

Tenuto conto che il numero dei sinistri complessivi (comprensivi della stima dei sinistri accaduti nel 2009 ma non ancora denunciati) è stato pari a 3.737.563, sostanzialmente invariato rispetto al 2008 (+0,6%), il costo medio dei sinistri di competenza è stato pari a 3.992 euro contro 3.972 nel 2008 (+0,5%).

Se invece si escludono dal numero e dal costo dei sinistri quelli denunciati tardivamente (detti Ibnr), oltre che il contributo fondo vittime della strada e altre partite residuali, il costo medio dei sinistri avvenuti nel 2009 e’ stato pari a 3.902 euro (3.913 nel 2008). La frequenza sinistri, definita come il rapporto tra tutti i sinistri accaduti e denunciati con seguito (che hanno dato luogo a un risarcimento o lo daranno) nell’anno di generazione e i veicoli esposti al rischio di sinistro (misurati in base ai giorni di esposizione in un anno, cosiddetti veicoli-anno), e’ stata pari al 7,76%, valore analogo a quello del 2008. Considerando anche la stima dei sinistri che verranno denunciati tardivamente, la frequenza sinistri nel 2009 e’ stata pari all’8,59%.