Scuola, nuovo contratto insegnanti: “A fine carriera un docente tedesco prende 80mila euro, in Italia la metà”

Nuovo contratto scuola: i 50/60 euro di aumento proposti sono un affronto secondo i sindacati. Retribuzioni: il confronto impietoso con la Germania

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Giugno 2022 - 15:59 OLTRE 6 MESI FA
scuola contratto insegnanti

Scuola, attesa per il nuovo contratto degli insegnanti (Ansa)

Scuola, nuovo contratto insegnanti. Il 28 giugno l’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) ha convocato i sindacati per discutere del nuovo contratto scuola.

“A fine carriera in Germania un docente prende il doppio rispetto all’Italia”

L’incontro, il terzo in poche settimane, si preannuncia particolarmente caldo, i 50/60 euro di aumento sono considerati un affronto. Comunque l’occasione per una riflessione sugli stipendi degli insegnanti italiani, fra i più bassi d’Europa.

Prova a fare il punto Marcello Pacifico di Anief mettendo sul piatto della vertenza proprio i livelli di retribuzione all’estero. Con i tedeschi il confronto risulta impietoso.

“A fine carriera in Germania un docente prende 80mila euro, in Italia la metà”. In tale scenario il giovane sindacato chiede di “fare avere subito quanto stanziato, circa 100 euro lordi e 3mila di arretrati, e poi approvare un nuovo contratto con almeno altri 200-250 euro lordi a dipendente”.

Scuola, nuovo contratto insegnanti, appuntamento il 28 giugno

L’Aran ha convocato i sindacati rappresentativi della scuola per martedì 28 giugno: al centro dell’incontro, il terzo in poche settimane, c’è sempre il rinnovo del contratto di categoria.

“Il nostro obiettivo – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è quello di chiudere con sollecitudine la trattativa di questo contratto aumentando il più possibile le risorse, al momento pari a non pià di 50-60 euro medi netti di aumento, coscienti anche che si tratta di un periodo contrattuale già chiuso, il 2019-21.

Ecco perché serve un contratto collettivo nazionale ‘ponte’, così da dare una risposta immediata agli stipendi sempre arretrati rispetto al costo della vita, con i nostri docenti e Ata penalizzati due volte. Sempre dando per scontato che arriveranno importanti modifiche al il Decreto Legge n. 36 inserito nel Pnnr“.