Sergio Marchionne: in Italia non si può lavorare. 2 agosto, incontro con Landini

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Luglio 2013 - 20:12 OLTRE 6 MESI FA
Sergio Marchionne, in Italia non si può lavorare. 2 agosto incontro con Landini

Sergio Marchionne (Foto Lapresse)

TORINO –  L’ad della Fiat Sergio Marchionne continua a masticare amaro dopo la sentenza della Consulta che ha dato ragione alla Fiom di Maurizio Landini.  E annuncia che la casa automobilistica piemontese potrebbe produrre i nuovi modelli dell’Alfa Romeo all’estero. Immediata la replica di Landini: “E’ l’unico a dire certe cose”. Intanto è fissato per venerdì a Roma l’atteso incontro tra Fiat e Fiom. La mattina ci sarà il confronto con gli altri sindacati.

Per Marchionne “le condizioni industriali in Italia rimangono impossibili”. L’amministratore delegato della Fiat lo ha detto durante una conference call con gli analisti finanziari in cui ha spiegato i risultati dei primi sei mesi dell’anno. Il Lingotto potrebbe perciò decidere di produrre i nuovi modelli dell’Alfa Romeo all’estero. “Abbiamo le alternative necessarie per realizzare le Alfa ovunque nel mondo”, ha detto. “Rimango open minded, non ho pregiudizi”, ha proseguito chiedendo ancora una volta che il governo “introduca una legge” sulla rappresentanza per uscire da questo momento di incertezza.

Il riferimento è alla sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittimo l’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori, nel quale viene consentita la rappresentanza sindacale aziendale (Rsa) ai soli sindacati firmatari del contratto applicato nell’unità produttiva. La sentenza arriva nell’ambito del ricorso della Fiom contro la Fiat. Il sindacato guidato da Maurizio Landini era stato escluso dalla Rsa.

“Abbiamo chiesto con urgenza di varare delle misure che rimedino a questo vuoto ma per ora non vediamo niente”, ha sostenuto Marchionne. “Stiamo ancora cercando di capire le implicazioni dell’ultima sentenza per le nostre attività in italia” e “stiamo organizzando un incontro con il sindacato che è al centro di questo contenzioso. Vedremo il risultato”.

Fiat comunque “resta aperta a cercare soluzioni che possano garantire l’operatività delle attività in questione. Non abbiamo pregiudizi ma siamo fortemente determinati a trovare una soluzione duratura nel tempo”.

Maurizio Landini, intervenuto a SkyTG24, risponde in diretta al manager: “Marchionne è l’unico che dice che in Italia non ci sono le condizioni per produrre”.

Alfa è un marchio italiano e deve restare qui – ha aggiunto – Per fortuna ci sono tanti imprenditori che non la pensano come Marchionne”. “Trovo singolare che questa dichiarazione arrivi dopo la sentenza della Consulta”, ha concluso Landini.

Tempo pochi minuti e giunge la comunicazione che la Fiat incontrerà il leader della Fiom Maurizio Landini venerdì pomeriggio a Roma.