Statali. 6 mila tagli, decreti pronti: ministeri (3100), dirigenti, Inail, Inps

Pubblicato il 6 Novembre 2012 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA
Statali: la spending review taglia 6 mila posti tra ministeri, enti di previdenza e di ricerca

ROMA – Statali. 6 mila tagli al personale nel pubblico impiego da gestire nei prossimi sei mesi: la spending review, terminato lo screening della Funzione Pubblica, giunge a compimento, un po’ meno cruenta della relazione tecnica degli esordi a luglio (11 mila eccedenze nella pubblica amministrazione centrale). In linea, comunque, con riduzione prevista degli uffici dirigenziali del 20% e di quelli di funzionari e addetti del 10%. Mancano ancora i dati definitivi dei ministeri degli Interni, Esteri e Giustizia.

MINISTERI E ENTI DI RICERCA. Stando alle verifiche effettuate e ai dati forniti da Il Sole 24 Ore del 6 novembre, le eccedenze post compensazioni sarebbero 3.100 nei ministeri, cui si aggiungono 58 dirigenti di 1° e 2° fascia, mentre negli enti di ricerca i dipendenti in soprannumero arriverebbero a quota 140. La gran parte di questi impiegati e funzionari, l’80% circa, verranno accompagnati verso il pensionamento o il prepensionamento oppure accetteranno il trasferimento volontario: altrimenti sconteranno regimi di cosiddetta “messa in disponibilità”, viatico naturale per la mobilità collettiva.

INAIL E INPS. Per i dipendenti degli enti di previdenza la situazione è meno incoraggiante. All’Inail, dopo il taglio del 10% previsto dalla legge 148 del 2011, i nuovi addetti in soprannumero sarebbero 900, di cui 259 effettivi, ovvero da gestire nella prospettiva della mobilità. L’Inps, che aveva sospeso il taglio del 10% per l’avvenuta integrazione con Enpals e Inpdap, calcola 2000 esuberi determinati dalla spending review. Cui se ne aggiungeranno altri 2000 alla fine dell’accorpamento degli enti. Anche per costoro vale la regola di pensionamenti, pre-pensionamenti e trasferimenti volontari prima della messa in mobilità. Il problema più grande, per il “mostro” Inps che uscirà fuori nel 2014 sarà l’operatività sui territori a fronte di un ridimensionamento del personale ridotto del 20% tra i dirigenti e del 10% tra i dipendenti.