Unicredit, lite sulle deleghe: più poteri a Nicastro, Ermotti penalizzato e verso l’addio?

Pubblicato il 26 Ottobre 2010 - 11:53 OLTRE 6 MESI FA

Federico Ghizzoni

Alessandro Profumo a casa, Federico Ghizzoni al suo posto: ma, per il resto, i nuovi assetti di Unicredit sono tutt’altro che delineati, e non mancano le tensioni. Lunedì 25 ottobre c’è stata una riunione del comitato deleghe la cui proposta, che ora passerà al vaglio del cda, è quella di nominare un solo direttore generale, sotto di lui un vice e un direttore operativo.

Come scrive Andrea Greco su Repubblica, quindi, è lecito attendersi sostanziali modifiche rispetto all’originaria proposta di Ghizzoni, che puntava ad  una doppia direzione generale e un terzo direttore operativo.

Il nuovo orientamento venuto alla luce ieri, invece, è quello di mantenere il primato della banca commerciale rispetto alle attività mercati e imprese.  Di conseguenza, a trarne vantaggio sarà  Roberto Nicastro, che guida la divisione retail e Pmi, a scapito delle deleghe offerte a Sergio Ermotti, a capo delle attività mercati e imprese sopra i 50 milioni di ricavi.

Se ci sarà un solo dg, quindi, questo sarà Nicastro mentre a Ermotti sarebbero stati offerti gli stessi compiti operativi che riveste finora. “Ma in una squadra modificata – scrive Greco – e in posizione di fatto subordinata”.

Possibile, quindi, che Ermotti possa decidere per l’addio. In questo caso, per prendere il suo posto sarebbe pronto Theo Weimer, attuale country chairman di Unicredit in Germania, con diverse esperienze in grandi banche d’affari. Il terzo attuale vice ad, Paolo Fiorentino, dovrebbe invece essere promosso chief operating officer  a costituire un asse con Ghizzoni per le attività di servizio, piattaforma informatica, legali e di comunicazione.