L’uomo ideale? Si riconosce dalla voce. Se bassa e profonda è sinonimo di forza

Pubblicato il 17 Giugno 2010 - 09:59 OLTRE 6 MESI FA

L'affascinante George Clooney

Altro che muscoli pompati, pelle abbronzata e fisico scolpito. Ad attrarre le donne non è la prestanza fisica di un uomo, ma la sua voce perché rivela la forza, l’aggressività e anche la potenza sessuale. Lo dice una ricerca scientifica apparsa sulla rivista The Proceedings of the Royal Society e ripresa dal quotidiano inglese Times.

La rivista della Royal Society riferisce che gli scienziati dell’Università della California hanno scoperto che le donne hanno una innata capacità di predire le potenzialità di un uomo solo sentendolo parlare. Ascoltando i suoi discorsi, possono così selezionare i compagni più forti, indipendentemente dal loro aspetto fisico e dalla lingua parlata. L’importante è avere un tono giusto: basso e profondo. Così si potrà contribuire alla continuazione della specie.

Da Cary Grant a George Clooney, da Richard Burton a Russell Crowe, ecco come si spiega il fascino di moltissimi attori del grande schermo.
L’esperimento dell’Università della California è stato effettuato registrando le voci di uomini più diversi (dai rappresentanti di una tribù boliviana ai pastori delle Ande, agli allievi di college in Romania e negli Stati Uniti), che ripetevano tutti la stessa frase, pronunciata con un tono normale. Lo studio ha anche valutato la forza fisica dei soggetti, misurata in base alla stretta di mano, alla circonferenza del torace e dei bicipiti, e in base a quanti scontri fisici avevano avuto negli ultimi 4 anni. Il risultato è che è solo un caso se gli uomini più prestanti fisicamente hanno anche più forza: a contare è solo la voce.

Non è la prima volta che la voce viene messa in relazione con la virilità. Studiando la tribù degli Hazda, in Tanzania, nel 2007 uno studio dell’Università di Harvard, in collaborazione con la McMaster University e l’ateneo statale della Florida, aveva dimostrato che le donne trovano più attraenti i timbri bassi perché a questo tipo di voce più profonda è associato un maggiore tasso di testosterone e quindi una maggiore facilità a procreare.

Anche la forza delle donne può essere misurata dalla loro voce, ma le voci maschili si sono imposte, il che è coerente con l’ipotesi evolutiva: gli uomini primitivi erano costretti a confrontarsi con prove fisiche più dure, dal procurarsi il cibo cacciando a imporsi sul nemico. La voce, secondo gli scienziati, è dunque un elemento fondamentale per l’evoluzione del genere umano.

Guardando ai nostri progenitori, le scimmie, non si può non essere d’accordo: per capire quale sia il maschio dominante, quindi il più forte, le femmine di scimpanzè utilizzano proprio la voce. Chi urla più forte è il compagno ideale con cui costruire una famiglia.