Gesù comincia l’anno ammonendo: Non giudicate, per non essere giudicati; attenti alla pagliuzza e alla trave

Gesù ammonì: Non giudicate, per non essere giudicati; perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?

a cura di Sergio Carli
Pubblicato il 1 Gennaio 2024 - 06:45
Gesù ammonì: Non giudicate, per non essere giudicati; perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?

Gesù ammonì: Non giudicate, per non essere giudicati

Gesù ammonì: “Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati”. 

“Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. (Matteo).

Gesù parlava così, nel Vangelo, le parole più belle di Gesù. Prosegue la raccolta, selezionata dai Vangeli, delle parole direttamente attribuite a Gesù Cristo.

Pronunciate duemila anni fa e raccolte nel Vangelo, queste che riportiamo qui sono più che valide ancora oggi. Sono parole bellissime, illuminanti.

Poi ha avvertito con questo esempio. C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. 

Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. 

Stando nell’inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. 

Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. 

Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. 

Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. 

E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento. 

Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. 

E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. 

Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi.