Kazuo Ishiguro è il vincitore del Premio Nobel 2017 per la Letteratura

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Ottobre 2017 - 13:19 OLTRE 6 MESI FA
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Kazuo Ishiguro è il vincitore del Premio Nobel 2017 per la Letteratura

ROMA – Kazuo Ishiguro è il vincitore del Premio Nobel 2017 per la Letteratura. Lo scrittore giapponese Kazuo Ishiguro è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura 2017. In Italia tutti i suoi romanzi sono pubblicati da Einaudi. Nato a Nagasaki nel 1954, Ishiguro è praticamente inglese visto che a sei anni si trasferì con la famiglia in Gran Bretagna: soggiorno che avrebbe dovuto essere temporaneo e che invece è durato la sua intera esistenza. Vive a Londra ed è sposato con Lorna MacDougall, scozzese con cui ha una figlia, Naomi.

Il Premio Nobel per la Letteratura 2017 gli è stato assegnato perché nelle sue “novelle di grande forza emozionale ha scoperto l’abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo”, spiega la motivazione ufficiale.

Scrive in inglese, il grande pubblico può ricordare uno dei suoi titoli più belli, “Quel che resta del giorno” grazie alla trasposizione cinematografica di James Ivory e all’interpretazione di Anthony Hopkins.

E’ l’autore di romanzi come ‘Quel che resta del giorno’ con cui ha vinto il Booker Prize nel 1989, e di ‘Non lasciarmi’ del 2005, che ha ispirato un film con la regia di Mark Romanek. Best seller, inserito da Time nella lista dei 100 migliori romanzi in lingua inglese pubblicati dal 1923 al 2005.

Dopo l’uscita di ‘Non lasciarmi’ sono seguiti per Ishiguro dieci anni di silenzio, fino all’atteso ritorno nel 2015 con ‘Il gigante sepolto’, una storia di memoria e oblio e del loro difficile rapporto, ambientata nella Britannia del V secolo, immersa in una dimensione fantastica dove troviamo Re Artù, Beowulf, Tolkien, della quale il produttore hollywoodiano Scott Rudin, aveva annunciato Ishiguro all’uscita del libro, aveva opzionato i diritti per la trasposizione cinematografica. Ishiguro, che ha l’eleganza della cultura nipponica benché si sia trasferito da bambino in Inghilterra, è anche l’autore di ‘Un pallido orizzonte di colline’ del 1982, ‘Un artista del mondo fluttuante’ (1986), con cui ha vinto il premio Withbread, “Gli inconsolabili” (1995) e “Quando eravamo orfani” (2000).

Il suo essere “a japanese in London” Ishiguro lega e impegna coscienza letteraria e biografia personale.

 “Non sono completamente come gli inglesi perché sono stato cresciuto da genitori giapponesi in un ambiente domestico di lingua giapponese. I miei genitori non si resero conto che saremmo rimasti in questa nazione per così tanto tempo, e si sentirono responsabili di tenermi in contatto con i valori giapponesi. Ho quindi radici distinte. Penso differentemente, la mia prospettiva è sottilmente differente.” Quando gli viene chiesto in quale misura si identifichi giapponese o inglese, lo scrittore insiste: “La gente non è per due terzi una cosa e per il resto qualcos’altro. Temperamento, personalità, o modo di vedere non si dividono affatto così. I pezzi non si separano chiaramente. Finisci per essere una stramba miscela omogenea. Questo diventerà più comune nella seconda parte del secolo – persone con ascendenze culturali miste, e un miscuglio di sfondi razziali. Così va il mondo.” (Wikipedia)