Audiweb rompe il contratto con comScore. Parte diffida: “Scelta non trasparente”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Dicembre 2013 - 10:45 OLTRE 6 MESI FA
Audiweb rompe il contratto con comScore. Parte diffida: "Scelta non trasparente"

Audiweb rompe il contratto con comScore. Parte diffida: “Scelta non trasparente”

ROMA – Audiweb rompe unilateralmente il contratto con la multinazionale Usa comScore e la  ShinyStat e le due aziende reagiscono minacciando diffida. Arriva un terremoto nel mondo del web e delle rilevazioni del traffico dei siti.

Perché Audiweb, presieduta da  Enrico Gasperini, è la società che si occupa di monitorare e diffondere i dati di traffico dei siti internet. Una funzione cruciale visto che sulla base di quei dati le aziende pagano la pubblicità decidendo quindi “vita e morte” dei siti.

Ora, secondo le due aziende americane Audiweb avrebbe disdetto il contratto “in modo imprevisto, arbitrario e immotivato”. E, soprattutto, avrebbe  trattato esclusivamente con un’altra unica società del settore, senza sondare il resto del mercato, per comprare il Tag, un sistema che le serve per completare con dati censuari la sua analisi di mercato.

La contestazione principale ad Audiweb è insomma quella della mancata trasparenza: non c’è stata una gara pubblica e ci si è rivolti direttamente a un solo fornitore. Comportamento che  secondo comScore (la società che rileva, per esempio, i dati del Nasdaq) ha violato le norme di trasparenza.

A chi si sia rivolta Audiweb lo spiega il Fatto Quotidiano in un pezzo a firma Camillo Dimitri:

Ma chi è il fornitore solitario da cui si sta rivolgendo l’organismo presieduto da Gasperini? Secondo la relazione sulla gestione del bilancio 2012 firmata dallo stesso presidente, il cda di Audiweb ha deciso di firmare il contratto per l’adozione del famoso Tag, “dopo una lunga trattativa conNielsen”. Società che è anche uno dei principali concorrenti, su scala mondiale, di comScore. Se il problema fosse però Nielsen, alla base della diffida ci sarebbe una gara tra privati, invece quello che le due società recriminano è proprio l’assenza di competizione e il mancato sviluppo dell’intero mercato. Inoltre secondo comScore, l’atteggiamento del presidente Gasperini verso l’uso di gare pubbliche è stato di chiusura durante gli incontri informali. Atteggiamento ben diverso da quello interessato di Upa, l’associazione degli investitori pubblicitari che ha una quota di minoranza in Audiweb, e persino di Auditel che le rilevazioni le fa sugli ascolti tv e anch’essa si affida a Nielsen.

Fatale che comScore non abbia gradito e si sia sentita tagliata fuori a priori. Ora arriva la disdetta e 15 giorni di tempo per produrre tutte le motivazioni del caso.