Samsung-Apple non è finita. Rischio stop vendite per 8 modelli Galaxy

Pubblicato il 29 Agosto 2012 - 11:53 OLTRE 6 MESI FA

SAN JOSE (CALIFORNIA, STATI UNITI) – Galaxy S 4G, Galaxy S2 At&, Galaxy S2 Skyrocket, Galaxy S2 T-mobile, Galaxy Sr Epic 4G. Galaxy S Showcase, Droid Charge e Galzaxy Prevail sono gli otto modelli Samsung che rischiano di sparire dal mercato americano dopo la vittoria di Apple. Il verdetto di San Jose ha stabilito che Samsung ha copiato ben 7 catratteristiche dell’iphone ma la guerra è tutt’altro che finita e, anzi, si sposta nei negozi. Apple è pronta a ridare battaglia in tribunale per infierire sull’azienda sudcoreana chiedendo lo stop immediato della vendita degli otto modelli sopra elencati.

Poco male per Samsung nel breve periodo, perché tutti i dispositivi presi in considerazione hanno già abbondantemente sfruttato il loro potenziale di vendita, ma gli effetti sul mercato americano potrebbero cambiare le strategie di vendita dei due colossi in tutto il globo. E non solo.

Nel frattempo, prima che il giudice Lucy Koh, cui spetta ancora il caso, abbia preso una decisione Apple avrà presentato il suo attesissimo iPhone 5, saranno in vendita anche i nuovi prodotti Microsoft basati su Windows 8 e Samsung non solo avrà modificato i prodotti attualmente rei di violazione del copyright ma si sarà già industriata per una contromossa. Primo fra tutti un processo d’appello per limitare i danni.

E poi c’è Google, che ha dotato gli smartphone Samsung del suo software, Android. Per adesso Big G si limita a dire che “la maggior parte dei brevetti in discussione non riguarda il nucleo centrale di Android”. Ma è ovvio che anche Mountain View come tutti gli altri sarà cosstretta a ripensare i propri prodotti. Si legge tra le righe di un comunicato che recita così: “L’industria della telefonia mobile sta sviluppandosi velocemente e tutti gli attori in gioco si rifanno a idee che sono in circolo da decenni. Noi lavoriamo con i nostri partner per dare ai consumatori prodotti innovativi e affidabili e non vogliamo che niente ponga dei limiti a questo”.